Torna la Festa dei Gigli a Barra
«Ma il Comune è assente»

Torna la Festa dei Gigli a Barra «Ma il Comune è assente»
di Maria Elefante
Sabato 24 Settembre 2016, 19:50 - Ultimo agg. 25 Settembre, 10:20
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Le immagini del boss che sfila tra la folla in Rolls Royce lungo il corso principale di Barra e la banda che intona le musiche del padrino appartengono al passato. Le infiltrazioni della camorra avvenute nella Festa dei Gigli di Barra nel 2012 hanno rappresentato lo spartiacque da cui ripartire per un nuovo corso. 

Sulle mura del quartiere ci sono i manifesti azzurri con il logo del Comune e della Municipalità VI. Cartelloni che ha voluto l'organizzazione della festa la quale, proprio dal 2012, si attiene al protocollo firmato con il Comune per vigilare sull'evento. Regolamento che però a partire dal mese di novembre cambierà. L'intenzione è stata espressa dal presidente della Municipalità Salvatore Boggia. «Quel protocollo venne firmato proprio per arginare il fenomeno camorristico - spiega - l'intento di tutti, Municipalità e organizzazione, è quello di portare la festa fuori dal quartiere e renderla di tutti, non solo dei barresi. Per questo vogliamo rivedere il protocollo affinché possa riguardare non solo un aspetto della festa ma tutti». 
 

 

Il protocollo prevede controlli serrati, infatti, come negli anni precedenti, nella sede della Municipalità sarà installata una cabina di regia a cura delle forze di polizia. Ma sono gli organizzatori a precisare che la parola d'ordine è trasparenza. E tradotta in termini economici vuole dire tracciabilità del denaro con cui viene organizzata la festa che ha circa 200 anni. Molte donazioni avvengono tramite assegno o conto corrente e così alla fine restano soltanto poche migliaia di euro, frutto di piccole offerte che arrivano dai residenti durante l'anno, da rendicontare. 

Intanto tutto è pronto. Da piazza De Franchis e via per il quartiere, a Barra è tutta una festa di colori. Ai balconi delle varie strade sventolano le bandiere del giglio di appartenenza a seconda del rione e i dieci gigli sfileranno in competizione tra loro. Ma per il pubblico non mancheranno disagi. Nelle prossime ore si riverseranno in strada circa 80mila visitatori. E tra le bancarelle e le luminarie nemmeno l'ombra di servizi riservati ai cittadini come bagni chimici o di un regolamento che definisca le aree destinate agli ambulanti oggi disposti sui marciapiedi. «Ci sentiamo abbandonati dall'Amministrazione - ha spiegato Luigi Credo a nome dell'organizzazione  - in questi giorni abbiamo letto sui giornali dell'intenzione dell'assessore Nino Daniele di creare una fondazione. Ma nessuno ha parlato con noi. Noi vogliamo collaborare ma dobbiamo ricordare a tutti che questa festa si fa senza l'ausilio del Comune. L'istituzione? La sentiamo molto lontana». 

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