Ha fornito agli investigatori la sua versione di quanto accaduto nel piccolo centro del Beneventano domenica pomeriggio. Ascoltato in qualità di persona informata dei fatti fino a tarda notte, assistito dall'avvocato Giuseppe Maturo, il 21enne ha spiegato di conoscere da tempo i genitori della bimba e di non aver mai incontrato in precedenza la bambina da sola ma solo in compagnia dei genitori. Proprio domenica però la bambina, trovandosi nei pressi della sua abitazione per caso, lo avrebbe chiamato chiedendo aiuto perché infastidita da un'amichetta.
«Credo che le responsabilità della morte della piccola Maria vadano cercate altrove - sostiene Giuseppe Maturo, difensore di Daniel - Con le ipotesi accusatorie contestategli - spiega ancora l'avvocato - ritengo che non ci siano troppi elementi a suo sfavore, altrimenti sarebbe stato già portato in carcere.
Difficilmente, con una contestazione di omicidio volontario e violenza sessuale aggravata, si può rimanere a piede libero». L'iscrizione nel registro degli indagati, sottolinea il legale, «è stato un atto dovuto per permettere la nomina del perito in vista dell'autopsia. Non si strumentalizzi la situazione. Siamo tutti impegnati per cercare la verità su quanto è accaduto».