Boccia: «Contro la crisi del lavoro
utili le agevolazioni in Campania»

Boccia: «Contro la crisi del lavoro utili le agevolazioni in Campania»
Giovedì 6 Ottobre 2016, 18:59 - Ultimo agg. 19:55
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I provvedimenti della Regione Campania per cercare di attrarre investimenti sono «interessanti», perché «sulla questione jobs act si è agito ripercorrendo le linee del governo e potenziando le agevolazioni». Lo ha detto il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia a Napoli. «Il Paese - ha spiegato Boccia - ha bisogno di una politica economica e non di più politiche economiche, quindi le Regioni italiane dovrebbero accelerare le politiche economiche che facciamo in chiave nazionale. Se facciamo una politica dell'offerta per le imprese e quindi sui fattori, le Regioni dovrebbero usare i fondi per accelerazioni su questa politica economica, evitando discrasie perché questo non aiuta». Boccia si è, poi, soffermato sul divario infrastrutturale del Sud: «Sulle infrastrutture si deve fare di più - ha concluso - il gap infrastrutturale è rilevante e la dotazione dovrebbe partire innanzitutto dal Mezzogiorno, per collegarlo meglio al resto del mondo secondo un'idea di Italia molto chiara di centralità tra Europa e Mediterraneo».

Dal convegno dei giovani imprenditori di Capri arriverà «un nostro contributo di visione, partendo dalla pratica quotidiana e ricordandoci che saremo a una settimana dalla presentazione della legge di bilancio». Lo ha detto Marco Gay a Napoli, presentando il tradizionale appuntamento dei gruppo giovani di Confindustria al via il 21 ottobre sull'isola azzurra. Gay ha sottolineato che proprio sulla legge finanziaria «ci si potrà inserire nel dibattito che partirà all'approvazione della legge di bilancio, partendo da asset fondamentali, dalla visione sul futuro che deve iniziare oggi perché non possiamo più studiare cosa vogliamo essere tra dieci anni». Tra i temi affrontati a Capri anche il lavoro «con la presenza, confermata - spiega Gay - di Cgil, Cisl e Uil, ma parleremo anche di politica industriale e di internazionalizzazione, senza dimenticare di parlare del futuro delle popolazioni del terremoto in centro Italia». Sul sud, Gay ha ricordato che «i numeri Istat - ha detto - ci dicono che il mezzogiorno ha voglia ed è vivace. Noi dobbiamo ragionare sul fatto che l'Italia è una non è a due marce e deve guardare al futuro in un'ottica di coesione e di unione, altrimenti non possiamo parlare di Unione Europea se al nostri interno facciamo differenze».
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