Business cerimonie sui Lattari
La Procura: lottizzazione abusiva

Business cerimonie sui Lattari La Procura: lottizzazione abusiva
di Dario Sautto
Venerdì 28 Ottobre 2016, 10:16
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Lettere. Sulla città dei banchetti e dei matrimoni, gioiello dei Monti Lattari, si abbatte un terremoto giudiziario. Una maxi-inchiesta della Procura di Torre Annunziata, infatti, sta cercando di comprendere i rapporti tra ristoratori, dipendenti comunali e funzionari della Soprintendenza di Napoli, ipotizzando a vario titolo i reati di lottizzazione abusiva, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Decine gli indagati, tra cui alcuni imprenditori del settore ristorazione, finiti nel mirino dopo opere edili mai sanate e richieste di condono avanzate fuori dai termini.

Tutto si riferisce ad una serie di piccoli e grandi abusi edilizi riscontrati negli ultimi due decenni sul territorio di Lettere, alcuni dei quali riguardanti proprio strutture ricettive tra le più frequentate per le cerimonie. A parte l'eccellenza nella preparazione dei banchetti e il servizio, questi locali sono famosi perché affacciati su uno splendido panorama. E proprio i vincoli paesaggistici violati sarebbero alla base delle indagini condotte dalla Procura olpontina, oggi guidata dal procuratore Sandro Pennasilico e dall'aggiunto Pierpaolo Filippelli. Diversi sono i filoni investigativi che gli uffici inquirenti stanno sviluppando, con cinque ristoranti alcuni dei quali di lusso finiti sotto inchiesta. I primi avvisi di chiusura indagini sono stati notificati negli ultimi giorni a dodici persone, mentre quelle iscritte nel registro degli indagati sono in totale almeno 35.

Il primo filone dell'inchiesta riguarda il noto imprenditore edile Antonio Passarelli, 85enne originario di Casal di Principe, per anni «re del mattone» nell'area stabiese. A lui e alla moglie Anna viene contestata una serie di reati, tra cui la lottizzazione abusiva e la violazione dei sigilli per illrciti che riguardano un edificio di corso Vittorio Emanuele III, a circa 100 metri dal municipio. Secondo l'accusa, dal 2006 sarebbero stati effettuati diversi lavori edili allo stabile un fondo rustico e ad un terreno agricolo che sarebbe anche stato in parte sbancato con l'installazione di serre, l'abbattimento di muri originari e la creazione di una stradina d'accesso, ma anche con un piccolo anfiteatro per eventi all'aperto. L'obiettivo sarebbe, poi, quello di trasformarlo in struttura turistico-ricettiva, quindi un nuovo ristorante proprio al centro di Lettere. Il tutto, però, sarebbe avvenuto in violazione delle normative urbanistiche. Ma non solo. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Rosa Annunziata, Passarelli si sarebbe avvalso della complicità del responsabile dell'Ufficio Tecnico Sabato Fontana e del dipendente comunale in forza al servizio antiabusivismo Luigi Gaglione, che avrebbero rilasciato alcune autorizzazioni senza valutare le precedenti bocciature, arrivate anche dalla magistratura. I pareri inviati alla Soprintendenza erano stati vagliati positivamente dai funzionari Donato Calicchio e Rosaria Crescenzio, entrambi in forza ai «beni paesaggistici», nonostante lo «stop» imposto precedentemente dai loro colleghi. A completare il quadro delle presunte responsabilità, poi, ci sarebbero professionisti e aziende edili, che hanno redatto i progetti e realizzato le opere considerate abusive, tali da alterare le metrature e lo stato dei luoghi.

Al momento, gli indagati hanno chiesto alla Procura di essere ascoltati per spiegare le proprie posizioni, dunque preferiscono non commentare la vicenda. Passarelli ha nominato come difensore di fiducia l'avvocato Francescopaolo De Rosa, per spiegare agli inquirenti che «non ci sono state irregolarità». Al di là delle accuse, pesanti, che potrebbero portare ad un processo, il rischio vero per Passarelli come per gli altri ristoratori è quello della confisca dei locali, che potrebbe essere eseguita anche in caso di prescrizione e a distanza di anni. Al momento questa ipotesi resta lontana nel tempo, ma allo stesso tempo concreta.
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