La «paranza dei bimbi» di Napoli
corriere della droga a Capri

La cocaina sequestrata ad Anacapri
La cocaina sequestrata ad Anacapri
di Anna Maria Boniello
Lunedì 17 Luglio 2017, 12:47
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I carabinieri di Capri in Procura a depositare il dossier della prima parte delle indagini sullo spaccio di droga che ha portato in meno di una settimana ben tre arresti. Tre ordinanze cautelari, un fatto mai accaduto sull'isola, nei confronti di altrettante persone che nel corso di articolate indagini avviate dai carabinieri sin da questa primavera, sono risultati essere coinvolti sul mercato dello spaccio locale. Ora la parola passa alla Procura. Il primo arrestato, sei giorni fa, un barista di Castellammare, che lavora in un bar del porto di Capri, e che secondo le indagini e l'accusa era il pusher che riforniva alcuni operatori del comparto del noleggio nautico, per lui, dopo la convalida dell'arresto, è stato rilasciato concedendo all'avvocato i termini di difesa.

Dopo il colpo di scena di ieri che ha visto i carabinieri recarsi ad Anacapri a fare irruzione in un'abitazione tenuta da tempo sotto controllo, sono scattate le manette per una donna anacaprese, C.A., cinquantaquattrenne, e per un giovane napoletano, S.M. ventiquattrenne che secondo le indagini cui era sottoposto dai carabinieri, era il corriere che arrivava a Capri due volte a settimana per recarsi in quell'abitazione e confezionare le sostanze stupefacenti da destinare allo spaccio locale. Nella casa infatti sono stati rinvenuti bilancini e attrezzatture per il confezionamento insieme a cento grammi di cocaina e ventui di hashish.

Il giovane napoletano secondo gli inquirenti appartiene alla banda della «paranza dei bambini» che fa capo a organizzazioni malavitose. Da qui le manette e il trasferimento al carcere di Poggioreale per il giovane e al carcere femminile per la cinquantaquattrenne anacaprese. Ma la trasferta in Procura di oggi e il massiccio fascicolo raccolto attraverso appostamenti, pedinamenti, riscontri, informazioni raccolte e filmati delle telecamere che si trovano in alcuni punti strategici, in particolare al porto di Marina Grande, sia nelle aree commerciali che in quelle di attracco turistico, potrebbe portare ad ulteriori e ben più gravi risultati.  
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