«Cardarelli, ecco come è stata cancellata la vergogna barelle»

«Cardarelli, ecco come è stata cancellata la vergogna barelle»
di Marisa La Penna
Venerdì 3 Giugno 2016, 09:27 - Ultimo agg. 09:58
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Al Cardarelli continua il «miracolo» della scomparsa delle barelle. Anche ieri niente lettighe nel padiglione delle emergenze: dal pronto soccorso all'osservazione breve, dai corridoi delle chirurgie d'urgenza a quelli delle medicine. Lo ammette il commissario straordinario, Patrizia Caputo, all'indomani della visita del governatore De Luca.«Si, corridoi vuoti. Le poche barelle sono state accolte nelle stanze più grandi di degenza. Rispettata fino in fondo, insomma, la privacy dei pazienti. E anche il comfort, dal momento che le lettighe che abbiamo recentemente acquistato sono in realtà dei letti tecnici comodi sui quali il paziente non vive in uno stato di precarietà il ricovero in ospedale» spiega la Caputo.In effetti, da almeno quindici giorni la «vergogna barelle», come l'aveva definita De Luca, è praticamente scomparsa. Ecco perchè. Innanzitutto sono diminuiti gli accessi al pronto soccorso. Rivela la Caputo: «A parte una breve impennata di qualche giorno fa, mediamente bussano alla porta del reparto delle emergenze almeno una cinquantina di persone in meno». E cinquanta accessi in meno significano molto per il Cardarelli che per molto tempo ne ha registrati quotidianamente non meno di trecento. «Inoltre la disponibilità di accoglienza dei nostri pazienti da parte di altre aziende è aumentata. Ogni giorno vengono trasferiti mediamente una decina di pazienti. Le strutture che prendono in carico i nostri ammalati sono quelle dell'azienda dei Colli, il policlinico federiciano e quello della Sun».

E passiamo al trasporto interno. Dice il commissario straordinario del Cardarelli: «Abbiano avuto tre ambulanze per i trasferimenti interni. Che vanno ad aggiungersi ai mezzi già in nostro possesso. Oggi abbiamo pertanti un parco ambulanze fatto di almeno una decina di mezzi che hanno velocizzato notevolmente il trasferimento dei pazienti da un padiglione all'altro». Il dirigente del Cardarelli fa riferimento poi a un documento interno redatto recentemente proprio per favorire la mobilità interna dei pazienti: «Abbiamo sottoscritto un protocollo interno relativo alla modalità per il trasferimento dei degenti. Si tratta di un protocollo molto vincolante, relativo ai posti letto che agevola appunto la movimentazione. Peraltro lo scorso gennaio trasformai trenta posti letto del reparto di osservazione breve in posti per pazienti non facilmente dimissibili che intasavano i reparti di medicina. Ovvero malati spesso terminali che devono essere curati in posti di osservazione. In questo modo, spostando questi ammalati dalle medicine si crea un tunrnover più rapido del resto dell'utenza. I risultati, infatti sono stati ottimi».Intanto dagli altri ospedali cittadini stanno trasferendo di meno pazienti verso il Cardarelli. Lo rende noto sempre la Caputo che precisa: «Un aiuto al nostro ospedale è arrivato anche dall'apertura del pronto soccorso di Frattamaggiore che drena un buon numero di accessi».
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