Casalnuovo. Spari contro la casa di un pregiudicato. È guerra per il controllo delle piazze di spaccio

Il parco dove risiede l'uomo
Il parco dove risiede l'uomo
di Lucia Allocca
Giovedì 18 Febbraio 2016, 10:27
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Casalnuovo. Si infiamma la faida di camorra innescata sul territorio da clan contrapposti che si contendono il controllo delle piazze di spaccio. Nel mirino ancora una volta Antonio Barone, alias l'elettrauto, 43 anni, gravitante nell'orbita del gruppo criminale dei Veneruso. Intorno alle 21.30 di ieri, alcuni colpi di arma da fuoco hanno raggiunto la finestra della sua abitazione al Parco Bernadette sul centralissimo corso Umberto I a Casalnuovo.

Una intimidazione in piena regola, un avvertimento su cui stanno indagando i militari della Compagnia di Castello di Cisterna accorsi sul posto nel tentativo di ricostruire l'accaduto e reperire indizi utili alle indagini. Un nuovo inquietante tassello che si inserisce in un contesto sempre più rovente, in una guerra che ha già sparso sangue. Lo scorso 10 dicembre, Giuseppe Ilardi, pregiudicato assai vicino proprio a Barone, fu freddato da un commando di 4 sicari che lo crivellarono di colpi a pochi passi da scuola e pochi istanti prima dell'uscita dei bambini. Ilardi, al momento del raid, era proprio alla guida della Smart di Antonio Barone.

Un dettaglio che è finito immediatamente al centro delle indagini. Gli inquirenti, infatti, ipotizzano che fosse proprio Barone allora il vero obiettivo dei sicari. Stessa ipotesi avanzata anche per l'ultimo, per fortuna fallito, agguato avvenuto a Casalnuovo, in cui due killer spararono alcuni colpi da una pistola 7.65 in un'auto guidata da un 28enne pregiudicato di Pomigliano. Supposizioni che con l'avvertimento di ieri sera sembrano trovare sempre maggiori conferme.
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