Castellammare. Condannato il poliziotto
stalker di Quagliarella e Guido Lembo

Castellammare. Condannato il poliziotto stalker di Quagliarella e Guido Lembo
di Dario Sautto
Venerdì 17 Febbraio 2017, 17:16 - Ultimo agg. 17:44
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Castellammare di Stabia. Quattro anni e otto mesi di reclusione, interdizione dai pubblici uffici per 5 anni e risarcimento dei danni in separata sede. Raffaele Piccolo era lo stalker di Fabio Quagliarella, Guido Lembo e gli altri vip del Napoletano. Dopo una lunga camera di consiglio, il giudice monocratico Ernesto Anastasio (al suo ultimo processo al tribunale di Torre Annunziata) ha emesso la sentenza di condanna contro il poliziotto stabiese, trasformatosi da amico a stalker di una decina di vip.

Durante la sua requisitoria, la pm Barbara Aprea della Procura di Torre Annunziata non aveva avuto dubbi e aveva richiesto per il poliziotto della Postale di Napoli la condanna a 5 anni di reclusione. 

Questo pomeriggio è arrivato l'epilogo del processo di primo grado al poliziotto di Castellammare di Stabia, anche se la responsabilità penale dell'imputato potrebbe essere cancellata in Appello dalla prescrizione.

I fatti contestati, infatti, risalgono ad alcuni anni fa, quando Piccolo avrebbe preso di mira alcuni imprenditori e professionisti del Napoletano per diventarne amico e, poi, ottenere dei benefici. Tra questi, appunto, anche l'artista caprese Lembo e il calciatore stabiese Quagliarella, inseriti nella lunga lista di vip assieme ad avvocati e medici.

Alla scorsa udienza, l'avvocato Gennaro Bartolino, difensore della famiglia Quagliarella, aveva chiesto che per l'attaccante della Sampdoria venisse riconosciuto un danno da mezzo milione di euro perché quelle lettere avrebbero causato la rottura del rapporto tra il calciatore e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, portando alla sua cessione alla Juventus, mentre l'avvocato Piera Di Stefano (sempre parte civile) ha chiesto e ottenuto il  sequestro conservativo ai danni dell'imputato per il recupero degli eventuali danni riconosciuti alle vittime.  

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