Centenaria influenzata vuole votare
il presidente le prepara il seggio a casa

Centenaria influenzata vuole votare il presidente le prepara il seggio a casa
Domenica 4 Dicembre 2016, 18:25 - Ultimo agg. 21:54
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A giugno ha compiuto cento anni ma Giulia Lombardi, classe 1916, ha la mente, la vivacità e l'entusiasmo di una ragazzina. Abita al Vomero, a piazzetta Arenella. Ha sempre votato e questa volta non ha voluto permettere a una banale quanto fastidiosa influenza di impedirle di usufruire di un suo sacrosanto diritto: quello di votare al referendum costituzionale.

 Così nei giorni scorsi ha presentato alla sua Municipalità una richiesta scritta avvallata dal referto medico, chiedendo di poter votare a casa, non potendo raggiungere come le altre volte il suo seggio, 410, dell'Arenella. Così è stata tanta la sua gioia quando oggi nel primo pomeriggio ha sentito bussare alla sua porta e ha visto entrare nella sua casa il presidente del seggio accompagnato da un agente di polizia. Soddisfatta ha afferrato sorridendo la sua scheda elettorale e ha adempiuto al suo diritto-dovere di voto. 

Una volta espletate le procedure ha raccontato un po' della sua vita avventuruosa, felice di poter scambiare qualche chiacchiera con i suoi visitatori. Giulia in gioventù è stata una traduttrice, esperta in molte lingue, conosceva infatti non solo il tedesco, l'inglese e il francese ma anche il russo, imparato in occasione di un lavoro per una casa automobilistica locale. Non è mancata qualche piccola confessione sentimentale: un matrimonio con un uomo più giovane di lei di 15 anni, morto circa 10 anni fa. Un amore osteggiato dalla suocera, preoccupata per la differenza di età tra i due.
«Temeva - racconta sorridendo Giulia - che essendo io più grande di mio marito, sarei morta prima di lui e quindi non avrei potuto accudirlo fino alla morte. Ma, come vede, non è andata così!».

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