Parcheggiatori, luci spente e dissesti:
viaggio nel cimitero di Poggioreale

Parcheggiatori, luci spente e dissesti: viaggio nel cimitero di Poggioreale
di Oscar De Simone
Venerdì 1 Novembre 2019, 17:33 - Ultimo agg. 2 Novembre, 08:32
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Il 2 novembre si avvicina ed è subito caos. A Poggioreale è già difficile camminare e gli ingorghi causati dalla chiusura delle strade hanno reso le cose ancora più difficili. Ma non basta. Entrare all’interno è impresa ancora più ardua. Bisogna farsi largo tra le voragini nella pavimentazione, le e scalinate rotte, le cappelle decadenti e le congreghe fatiscenti. Un vero incubo che mette a dura prova, ed a volte anche in pericolo, gli stessi utenti.

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«Qui dentro – affermano alcuni addetti  – va sempre peggio. Tutto si deteriora e si distrugge giorno per giorno e la questione adesso riguarda anche l’illuminazione. Dopo la Selav la luce sembra essere intermittente. Ci sono lampade accese ed altre spente a poca distanza e nessuno capisce come fare. Tutti girano tra le cappelle senza avere idea di cosa troverà e questo è inaccettabile per un cimitero come Napoli».
 


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Il problema però riguarda anche le cappelle comunali, dove il pericolo è costante. Gli intonaci sulle murature cadono a pezzi e spesso si accumulano sui pavimenti che nessuno pulisce. Gli stessi cittadini – a volte – raccolgono quello che possono da terra e dalle tombe dei propri cari.

«Ci tocca fare da soli – affermano – e non è sempre facile. Quando veniamo andiamo sempre di corsa perché abbiamo paura che possa caderci il soffitto sulla testa. Non abbiamo nessuno a cui chiedere informazioni e spesso siamo da soli in questi locali che nessuno presiede da tempo».

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In ultimo poi, rimane un problema atavico per l’area cimiteriale: quello dei parcheggiatori abusivi. Un male che ancora nessuno è stato in grado di eliminare ed a cui la stessa Polizia Locale fa fronte con difficoltà.
«Chiediamo ai cittadini di denunciare, ma nessuno vuole farlo. In questo modo non possiamo agire ed il problema non viene risolto. Ci vorrebbe più collaborazione da parte della cittadinanza».
 

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