Cittadinanze false per 300 calciatori:
5 indagati nel Napoletano

Cittadinanze false per 300 calciatori: 5 indagati nel Napoletano
Venerdì 10 Novembre 2017, 12:25 - Ultimo agg. 17:27
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Figurano anche giocatori di calcio che militano in divisioni professionistiche del calcio italiano, francese e portoghese, tra i 300 brasiliani che dietro compenso, grazie un giro di pratiche false, sono riusciti a ottenere la cittadinanza italiana in virtù dello ius sanguinis, senza però avere i requisiti previsti dalla Legge. Oggi, i carabinieri di Castello di Cisterna (Napoli) hanno dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nola (Napoli) - divieti di dimora e di frequentare pubblici uffici a Brusciano a carico di quattro indagati tra cui il responsabile dell'Ufficio di Stato Civile di un Comune del napoletano e il titolare di un'agenzia di disbrigo pratiche amministrative. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione, falsità ideologica e materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
 



Con questo sistema i calciatori «carioca» sono riusciti ad aggirare i vincoli di tesseramento previsti dalle normative. I provvedimenti notificati oggi dai militari di Somma Vesuviana, emessi dal gip di Nola su richiesta della locale Procura, sono da mettere in relazione con una più ampia operazione che i carabinieri hanno eseguito lo scorso 7 aprile, sempre nel Napoletano. Uno dei calciatori, Gabriel Boschilia, ha anche militato nel Monaco (Ligue 1 francese), altri nei campionati di serie A e B di futsal (calcio a 5) italiani.

 

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