Campo rom di Scampia, vertice al Comune: confermato temporaneo trasferimento alla Boscariello

Campo rom di Scampia, vertice al Comune: confermato temporaneo trasferimento alla Boscariello
di Rossella Grasso
Giovedì 7 Settembre 2017, 14:36 - Ultimo agg. 8 Settembre, 13:47
2 Minuti di Lettura

A Palazzo San Giacomo si continua a discutere su Cupa Perillo. Questa mattina l’assessore al welfare Roberta Gaeta ha incontrato una delegazione del comitato Abitare Cupa Perillo composto da delegazioni di rom di Cupa Perillo, da associazioni tra cui Chi rom e chi no, il Comitato Cantiere 167, Giovanni Laino,professore di Urbanistica, padre Domenico Pizzuti, il programma Just Rom, Centro Hurtado e la Scuola di Pace. I delegati per oltre 3 ore hanno discusso per capire tempi e soluzioni proposte dal Comune per risolvere l’emergenza.
 


A prendere parte al dibattito anche padre Alex Zanotelli, il comboniano che da anni si batte per i diritti dei rom di tutta Napoli. «Il comune va avanti con la soluzione temporanea della Caserma Boscariello fino alla fine dell’anno. Nel frattempo prepara la soluzione definitiva. Aspettano il permesso definitivo del Ministro della Difesa, appena lo avranno avuto cominceranno le operazioni di spostamento prima delle persone che in questo momento sono nell’Auditorium e poi di tutte le altre». Gli operatori del campo rom parlano di circa 600 persone da alloggiare.

Padre Alex racconta di un lungo dibattito tra le parti molto forte. Alcuni rom di Cupa Perillo hanno atteso sotto la pioggia davanti al portone di Palazzo San Giacomo l’esito di quella riunione. Sono preoccupati e vogliono partecipare attivamente alle decisioni. Tra loro c’è anche qualcuno dell’ex mercato ortofrutticolo di Poggioreale.

«Sono molto preoccupato per loro – ha detto il frate comboniano – hanno lo sgombero domani mattina. Adesso dobbiamo vedere come uscirne fuori, non possiamo permettere un altro sgombero: prima erano a Gianturco, poi sono andati nello stabile dell’ex Manifattura tabacchi e sono stati cacciati anche da lì. Parleremo co loro per vedere cosa fare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA