Concorsone Campania, al via le correzioni: il Formez adesso accelera

Concorsone Campania, al via le correzioni: il Formez adesso accelera
di Valerio Iuliano
Martedì 15 Ottobre 2019, 08:41
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Le correzioni degli elaborati inizieranno giovedì e i risultati saranno resi noti entro la fine di ottobre. Il maxiconcorso della Regione Campania per 2243 assunzioni a tempo indeterminato nella Pubblica amministrazione ripartirà, dunque, dopo un inatteso stop. Il ritardo nella chiusura delle pratiche delle prove preselettive, sostenute da 142mila candidati, fa discutere.

IL FORMEZ
Era stato lo stesso presidente della Regione, nei giorni scorsi, a sollecitare il Formez, incaricato della gestione del concorso. La guerra al Formez dichiarata dal governatore ha prodotto il primo risultato. «A partire dal 17 ottobre - si legge sul sito dell'Istituto - presso la sede Formez, a Roma, si darà inizio, alla presenza del Comitato di vigilanza, all'apertura dei plichi contenenti gli elaborati e alla correzione delle prove del corso-concorso pubblico categoria D». Le correzioni riguarderanno prima i laureati. Una platea di circa 40mila candidati che concorre per un totale di 963 unità di personale nelle amministrazioni campane. «La correzione - prosegue l'istituto - continuerà nei giorni feriali fino al definitivo completamento. A seguire si procederà alla correzione delle prove per il corso-concorso pubblico, per esami, categoria C». Nella fase successiva, sarà la volta degli elaborati dei 102mila diplomati, che concorrono per 1280 posti. Dopo il controllo di tutti i test a risposta multipla, il Formez pubblicherà la graduatoria, con l'indicazione dei candidati che saranno ammessi a partecipare alla seconda prova. I candidati potranno assistere alle correzioni. «Per motivi organizzativi, l'accesso alla sala - puntualizza il Formez - sarà consentito al massimo a gruppi di 70 persone alla volta». Le correzioni dovrebbero terminare nell'ultima decade di ottobre. Secondo le voci che filtrano da Palazzo Santa Lucia, occorreranno 5 o 6 giorni lavorativi.

 

LA SECONDA PROVA
Subito dopo la prima fase si arriverà a fissare il calendario della seconda prova che servirà a selezionare i circa 2700 candidati ammessi al tirocinio di 10 mesi presso un ente locale. La fase di formazione prelude all'ultima prova orale e alla successiva assunzione di 2243 candidati, dopo la compilazione della graduatoria finale, che scaturirà dalla somma dei voti conseguiti nelle prove più quello derivante dalla valutazione dei titoli. Ma quest'ultima procedura riguarda solo i laureati. Mentre per i diplomati basterà la somma dei voti ottenuti. I primi classificati, nell'ambito delle graduatorie relative ai rispettivi profili lavorativi, saranno assegnati alle amministrazioni interessate per l'assunzione con contratti di lavoro a tempo indeterminato. La seconda prova scritta verterà su 60 quesiti a risposta multipla, riguardanti il profilo scelto dai candidati. L'obiettivo di De Luca è quello di terminare le prime due prove entro la fine dell'anno. L'imprevisto ritardo nella chiusura della prima prova aveva indotto lo stesso De Luca a stare con il fiato sul collo del Formez. La seconda prova, a questo punto, dovrebbe svolgersi nell'ultima decade di novembre.
LE POLEMICHE
Le lungaggini burocratiche provocano polemiche politiche. «La Regione Campania - spiega il capogruppo regionale di Forza Italia Armando Cesaro - receda immediatamente dalla convenzione sottoscritta a dicembre scorso col Formez per l'organizzazione e la gestione del concorsone. Non è accettabile che per correggere degli elaborati col sistema della lettura ottica, operazione che richiede giusto qualche ora da svolgersi immediatamente dopo la prova, i candidati debbano attendere oltre un mese. Perché tutto questo tempo? È vergognoso, poi, - aggiunge Cesaro - che si arrivi persino a pretendere che i candidati che volessero assistere alla correzione degli elaborati, un loro sacrosanto diritto da agevolare e non da ostacolare, debbano obbligatoriamente recarsi a Roma. Adesso basta, non ci fidiamo più: si cancelli la convenzione, si annullino le prove preselettive e le si replichino in assoluta trasparenza con procedure di correzione immediata e con diffusione altrettanto tempestiva degli esiti», conclude Cesaro.
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