Bus fermi, sulle rotte della Ctp: garantiti solo pulmini abusivi

Bus fermi, sulle rotte della Ctp: garantiti solo pulmini abusivi
di Antonio Menna
Martedì 11 Ottobre 2016, 08:51
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«Due euro», urla dal lato guida di una vecchia auto di grossa cilindrata un ragazzo di colore all’indirizzo di una signora, all’esterno della stazione di Licola della Circumflegrea. Lei annuisce, prende una moneta, gliela porge, poi apre lo sportello e sale. La macchina sfreccia sulla Domiziana, fa un altro paio di fermate lungo la strada, carica altre persone fino a che non è piena. Poi corre a destinazione. Fermate personalizzate, a chiamata, dove fa più comodo. Una sorta di taxi collettivo informale. Non è Bla bla car, l’app con cui in tutto il mondo ci si scambia passaggi auto in cambio di un contributo alle spese. Non è neppure Uber, il contestato servizio di trasporto automobilistico privato.

È la risposta tutta nostra al dramma degli spostamenti. Servizi improvvisati, con mezzi propri, abusivi, per infilarsi nei vuoti del trasporto pubblico locale. Da sette giorni i bus Ctp sono fermi. Pendolari appiedati, lavoratori e studenti in attesa per ore alle fermate, stremati da carenze e da scioperi fiume che tengono i mezzi nei depositi. Come fare? Ci pensano gli abusivi: con i pulmini da undici posti, il più delle volte. Ma, nelle ore di punta, anche con berline scalcagnate, che vengono stipate di poveri passeggeri, disposti a tutto pur di tornare a casa. Due euro e arrivi a destinazione.

Ieri, l’ennesima giornata di paralisi della Ctp (personale senza stipendio e in presidio continuo) ha paralizzato il trasporto su gomma in tutta l’area nord di Napoli. Da Pozzuoli a Qualiano, da Caivano a Casoria, neppure un autobus per strada. Gli abusivi, così, hanno festeggiato per tutta la mattinata. Un via vai continuo di mezzi, fin dall’alba. Sulla Domiziana, la spola era tra Villaggio Coppola e la stazione della Circumflegrea di Licola. Qualcuno si è spinto fino a piazzale Tecchio. Un’ora scarsa di viaggio. Un euro per tratte brevi: Licola-Ischitella, per esempio. Due per quella più lunga, fino a Castelvolturno e oltre.

Nei pulmini bianchi stipati come sardine fino a quindici, sedici persone. Ma in aggiunta sono arrivate anche auto private che hanno fatto la spola tutto il giorno. Una persona alla guida e quattro, cinque posti all’interno. Lì, tariffa fissa: due euro a prescindere dalla tratta. Le stesse scene si sono viste ieri sulla Circumvallazione esterna, da Giugliano verso Qualiano e Arzano. Fermate diroccate, nessun autobus di linea. A fare la spola con le linee di Metrocampania di Mugnano e Piscinola, solo minibus privati, con i vetri oscurati e una mano di bianco sulle fiancate, a coprire vecchie scritte commerciali.
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