Da Scampia alle consolle di mezzo mondo: Deborah De Luca premiata al San Gennaro Day

Deborah De Luca con il Vesuvio sullo sfondo
Deborah De Luca con il Vesuvio sullo sfondo
di Gennaro Morra
Lunedì 25 Settembre 2017, 14:26 - Ultimo agg. 17:35
3 Minuti di Lettura
Tutto pronto per la quinta edizione del San Gennaro Day, che si terrà stasera sul sagrato del Duomo di Napoli con inizio alle 20.30. Ad aprire la kermesse saranno gli interventi di tre personalità protagoniste della vita cittadina: Paolo Giulierini, direttore del Mann; Don Tonino Palmese, sacerdote da oltre trent’anni, vicario episcopale della Carità per la Diocesi di Napoli e rappresentante regionale di Libera; Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito. «Ho scelto tre rappresentanti della vita della città – spiega Gianni Simioli, direttore artistico della manifestazione prodotta dalla Jesce sole –, voci diverse che parleranno a un pubblico eterogeneo, di vita, di cultura, di arte e di speranza. C'è bisogno di segnali forti, di esempi e di tanto cuore per scuotere le coscienze, per questo ho scelto tre personalità diverse che, sono sicuro, incanteranno la platea».

Poi comincerà la sfilata degli esponenti dello spettacolo, della cultura e della società civile che saranno premiati per aver compiuto il miracolo laico di promuovere la napoletanità. E tra loro ci sarà anche Deborah De Luca, la disk jockey e producer nata a Scampia, che da anni gira il mondo e fa ballare le persone con i suoi dischi. «Sono molto legata a Napoli e quando da piccola sono stata costretta a lasciarla ci ho sofferto molto – confessa la 37enne –. E appena ne ho avuto la possibilità, sono tornata a viverci e vorrei morire qui». Origini di cui Deborah va molto fiera e che l’hanno aiutata nella sua carriera di successo: «Paradossalmente mi ha penalizzato più essere una donna, per giunta non proprio brutta – ammette scherzando –. Per una donna è sempre difficile affermarsi, in ogni campo. Se sei bella, poi, non puoi essere anche brava, almeno questo è quello che pensa la gente. Invece, essere napoletana non mi ha mai creato problemi, anzi. Napoli è la culla della musica techno, qui sono nati tanti personaggi che ne hanno fatto la storia. Quindi nel mio ambiente di questa città si ha una bella considerazione. Anche perché si mangia bene e dopo una serata l’idea di poter mangiare una buona pizza è sempre allettante». E anche il fatto di provenire da un quartiere di periferia per lei è motivo di vanto: «Scampia non è più quel posto violento che tutti immaginano. Io vado in giro di notte tranquillamente e non ho paura. Certo i problemi ci sono, ma è anche vero che lì la gente è lontana da quei comportamenti effimeri in voga oggi, legati ai social network, mentre sente molto forte il senso della famiglia». E ammette: «Sono orgogliosa di provenire da quelle strade e vorrei essere l’esempio di come una persona possa riuscire nella vita anche senza essere nata con la camicia».
 
Anche per questo orgoglio gli organizzatori del San Gennaro Day hanno voluto premiare Deborah: «Da Scampia alle consolle di mezzo mondo: così si può riassumere la vita della dj producer Deborah De Luca, un orgoglio made in Naples richiestissima e gettonatissima nei club più prestigiosi e trendy del pianeta – recita la menzione –. La sua musica, nel giro di pochi anni, è diventata un marchio di garanzia, una buona fusione di dischi techno e suoni minimal senza essere mai scontata. Un premio alla passione, al carattere di chi ha saputo diventare un esempio di talento ed eccellenza nel suo settore, dimostrando che chi nasce all'ombra del Vesuvio è anche altro rispetto ai soliti stereotipi e che si può conquistare il mondo a colpi di musica techno».
 
«È un premio molto importante perché Napoli non è una città come le altre, ma è il fulcro di tante tradizioni: da quella musicale a quella culinaria e a tante altre – commenta lei –. Perciò il fatto che una città così importante scelga di premiare me e il mio lavoro tra tutti i suoi figli è un riconoscimento che vale più di tanti altri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA