De Magistris: «A giugno abbatteremo
la prima Vela di Scampia»

De Magistris: «A giugno abbatteremo la prima Vela di Scampia»
di Luigi Roano
Lunedì 6 Marzo 2017, 09:02 - Ultimo agg. 09:07
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Giugno: questa la data che il sindaco Luigi de Magistris ha fisso nella mente per l’abbattimento della prima delle tre Vele di Scampìa. È una ipotesi concreta? Sembra proprio di sì, per i tecnici il progetto non è assolutamente campato in aria, anzi. Oggi a Roma l’ex pm firmerà (con tutte le altre Città metropolitane del Paese) la convenzione con il governo per il bando «progetti per la predisposizione del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città metropolitana e dei comuni capoluoghi di provincia» che riguarda Scampìa.

Una costola del «Patto per Napoli» che di milioni in città ne fa piovere complessivamente 308 e ne sblocca - come in un meccanismo ad orologeria - altrettanti. Palazzo San Giacomo punta a dare una svolta per l’estate al quartiere sinonimo di Gomorra, e poiché mai come in questi casi la forma è sostanza, uno conto è Scampìa con le Vele, un altro è quel quartiere con l’università, gli studenti e spazi pubblici veri non contaminati dalla camorra. Si può fare e si farà. Questa volta Governo e Comune vanno di pari passo, a oggi non ci sono divergenze ne increspature nel rapporto sull’asse Roma-Napoli. Il ministro per il Sud Claudio De Vincenti ha inaugurato una nuova fase dei rapporti con Napoli che per ora sembra reggere, tanto che sullo sfondo sembra delinearsi anche un’accelerazione sul piano Bagnoli. Nel vertice in Prefettura di tre mesi fa de Magistris disse in maniera molto convinta che «su questo fronte su può chiudere l’accordo con il Governo entro l’estate».

Il sindaco spera di mettere a segno quindi una doppietta, vale a dire Scampìa-Bagnoli, tale da far decollare davvero lo sviluppo in due periferie della città mettendo in moto economia e posti di lavoro. Non è una chimera visito il ritmo serrato con cui si sta procedendo tanto a Palazzo Chigi quanto a Palazzo San Giacomo sugli adempimenti burocratici che non sono semplici. «Restart Scampìa» è dell’assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo, il progetto «è finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate». Scampìa e l’area delle Vele è individuata «quale elemento di cerniera con i comuni limitrofi e come area entro la quale localizzare alcune funzioni privilegiate nonché nuove funzioni, a carattere urbano e metropolitano in grado di dare una nuova articolazione alla composizione sociale del quartiere».

L’intervento prevede la demolizione immediata delle vele A, C, e D, e la trasformazione della vela B, temporaneamente utilizzata per ospitare alcuni nuclei familiari, destinata successivamente ad ospitare funzioni pubbliche.
Oltre ai 18 milioni del bando ce ne sono anche 9 del Comune, ma soprattutto quelli del Patto per Napoli. Anche questo in fase di decollo. Sono cinque gli assi su cui si distribuiscono i finanziamenti: infrastrutture, sviluppo economico, ambiente e territorio, valorizzazione culturale, rafforzamento della pubblica amministrazione. Oltre la metà dei fondi totali, quasi 180 milioni di euro, sono destinati ai trasporti. Ben 75 milioni ci sono per la «riqualificazione con adeguamento antisismico e risparmio energetico delle sedi pubbliche istituzionali e delle scuole». 
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