Fortuna, a processo i due indagati:
prima udienza l'8 novembre

Fortuna, a processo i due indagati: prima udienza l'8 novembre
di Marco Di Caterino
Mercoledì 21 Settembre 2016, 13:54 - Ultimo agg. 22 Settembre, 09:13
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Nel tribunale di Napoli Nord udienza preliminare sulla vicenda di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni abusata e uccisa il 24 giugno 2014 al parco Verde di Caivano. Indagati Raimondo Caputo, accusato di omicidio volontario, e la sua convivente Marianna Fabozzi, madre di Antonio Giglio, il piccolo di tre anni morto in circostanze analoghe il 27 aprile 2013, nello stesso isolato.

Marianna Fabozzi è accusata di omessa vigilanza su una figlia di tre anni abusata dal convivente. Gli avvocati Salvatore Di Mezza (difensore di Fabozzi) e Paolino Bonavita, del foro di Nola, difensore di Raimondo Caputo, hanno sollevato alcune eccezioni e, tra queste, hanno chiesto di valutare la posizione di Pasquale Fabozzi, fratello di Marianna, Rachele di Domenico, la donna che avrebbe fatto sparire la scarpetta di Fortuna, e Angela Angelino, mamma di Fabozzi, che avrebbe costretto le nipotine a mentire sugli spostamenti di Raimondo Caputo nell'ora del delitto. Il gup Antonella Terzi si è riservata di decidere anche sul non luogo a procedere chiesto per tutti gli imputati. In rappresentanza della parte civile, l'avvocato Angelo Pisani ha invece chiesto il rinvio a giudizio per entrambi gli indagati. «Spero che la giustizia sia rapida - commenta Domenica Guardato, la mamma di Fortuna - e possa dare un senso alla morte di mia figlia». Dopo la pausa, la decisione: entrambi gli indagati sono stati rinviati a giudizio: Raimondo Caputo per omicidio volontario; mentre per Marianna Fabozzi, sua convivente, resta in piedi l'accusa di mancata vigilanza nei confronti della figlia di tre anni. L'udienza è stata fissata per l'8 novembre alla quinta sezione della Corte di Assise di Napoli.

«La giustizia sta facendo il suo corso - aggiunge Domenica Guardato, mamma di Fortuna - e il rinvio a giudizio degli assassini di mia figlia è solo il primo passo verso la verità. Nel mio disastrato quartiere si era sparsa la voce che Marianna sarebbe uscita e, invece, è uscita nel blindato per ritornare in cella». I difensori degli imputati hanno già preannunciato un'aspra battaglia in aula, basata essenzialmente sulle perizie psichiatriche infantili sulle tre figlie di Marianna Fabozzi, le principali accusatrici di Raimondo Caputo. 

 

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