Difesa dell'ambiente, ad Acerra raduno di tutti i vescovi della Campania

Difesa dell'ambiente, ad Acerra raduno di tutti i vescovi della Campania
di Enrico Ferrigno
Venerdì 25 Settembre 2015, 09:31 - Ultimo agg. 09:34
2 Minuti di Lettura
Acerra. «Non tutto è perduto, si può ricominciare». È l'appello lanciato da monsignor Antonio Di Donna, in occasione del summit che vedrà domani ad Acerra tutti i vescovi campani guidati dal cardinale Cescenzio Sepe riuniti intorno al capezzale della martoriata Terra dei fuochi.



«È tempo che le istituzioni si facciano seriamente carico del grave problema ambientale della Campania e diventino autenticamente sensibili ai problemi della gente», chiosa senza mezze parole il vescovo di Acerra Antonio Di Donna. Lotta alle ecomafie che hanno messo in ginocchio quella che una volta era la Campania Felix, ma non solo, la Conferenza episcopale chiama anche a raccolta tutti coloro che intendono combattere disoccupazione, camorra e quel deserto metropolitano in cui sono costretti a vivere da anni milioni di persone.



a giornata in difesa del creato comincerà alle 9,30 nel teatro Italia, con le richieste per un futuro di sviluppo che mille studenti consegneranno ai sindaci dei Comuni della diocesi (Acerra, Casalnuovo, Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello, Arienzo e Cervino) e con la prolusione dell'ex presidente nazionale dell'Associazione cattolica Franco Miano.

Alle 17 invece a piazzale Renella, prima di marciare in corteo in cattedrale, i vescovi campani consegneranno un dossier direttamente nelle mani del governatore Vincenzo De Luca, del presidente dell'Anci campano, Giuseppe Romano, del prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, del procuratore Paolo Mancuso e del presidente della corte d'Appello di Napoli, Antonio Buonaiuto.



A seguire infine, il cardinale Crescenzio Sepe, presidente dei vescovi campani celebrerà una funzione religiosa nel duomo «per chiedere perdono del disastro ambientale causato dall’incuria e dalla prepotenza dell’uomo». La giornata di Acerra, finalizzata alle modalità con cui «Ricostruire la città», è la tappa conclusiva di una via crucis tra i luoghi martoriati dal degrado ambientale e falcidiati dalla mortalità per cancro che la conferenza episcopale campana ha percorso da settembre dell'anno scorso.



«Aversa, Agropoli, Sessa Aurunca, Pozzuoli ed infine Acerra per non dimenticare quella tragedia che crea paura e sconcerto tra la gente. La Conferenza episcopale campana si è coinvolta totalmente. Per la prima volta, tutti i vescovi si sono impegnati in un vero e proprio pellegrinaggio nelle diocesi mettendo al centro del loro impegno la riflessione e la preghiera sulla custodia del Creato, per una vita sana, serena e bella nella solidarietà», spiega il vescovo di Caserta, Giovanni D’Alise.



La sfida che hanno in animo i vescovi e le loro comunità, consiste nel superare le emergenze e ripensare ad un nuovo e diverso modello di sviluppo economico e sociale che salvaguardi l'ambiente e gli uomini che lo vivono.
© RIPRODUZIONE RISERVATA