Avvelenavano terreni e acqua
sversando rifiuti pericolosi: sigilli
per 200 milioni a imprenditori

Avvelenavano terreni e acqua sversando rifiuti pericolosi: sigilli per 200 milioni a imprenditori
Martedì 14 Febbraio 2017, 09:40 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 08:52
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Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un sequestro patrimoniale per un valore di circa 200 milioni di euro nei confronti di un gruppo imprenditoriale operante nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Si tratta di fabbricati, terreni, autoveicoli e rapporti bancari che costituiscono il frutto e il reimpiego di tutta una serie di condotte delittuose connesse, tra l’altro, al reato di disastro ambientale.

Il sequestro è avvenuto nei confronti dei fratelli Giovanni, Salvatore e Cuono Pellini, noti imprenditori di Acerra. In particolare i sigilli sono stati apposti a 250 fabbricati, 68 terrenti e 50 autoveicoli e automezzi industriali, 3 aeromobili, 49 rapporti bancari. L'operazione è stata nominata «Carosello ultimo atto». Secondo l'accusa i Pellini sversavano illecitamente i rifiuti liquidi sversandoli direttamente nel bacino dei Regi Lagni, rifiuti speciali solidi - anche pericolosi - in terreni con destinazione agricola. 
 

Elicotteri, rapporti bancari, 250 fabbricati, due srl operanti nel recupero per il riciclaggio dei rifiuti urbani e industriali, società nel settore immobiliare e nel noleggio di trasporto aereo, auto, automezzi industriali, e 49 rapporti bancari: sono tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza, su disposizione della Procura, ai tre fratelli Pellini di Acerra, condannati, in primo e secondo grado, perché ritenuti responsabili di aver avvelenato terreni dell'Agro Casertano e Napoletano.

Il loro patrimonio è stato ritenuto provento dell'attività illecita di smaltimento di rifiuti speciali gestiti negli impianti di proprietà, reati per i quali i fratelli Giovanni, Salvatore e Cuono Pellini, sono stati condannati in secondo grado anche per disastro ambientale. Le fiamme gialle hanno sequestrato, tra l'altro, due srl operanti nel recupero per il riciclaggio dei rifiuti urbani e industriali, tre società impegnate nel settore immobiliare, una società per il noleggio di trasporto aereo, proprietaria anche di tre elicotteri, e diverse quote di partecipazione a ditte individuali operanti nel settore della ristorazione e distribuzione di carburanti, oltre a terreni, fabbricati, autoveicoli e automezzi industriali e 49 rapporti bancari dislocati in diverse province italiane, per un valore di circa 200 milioni di euro.
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