Dopo la chiusura del Mercadante
annullate «Le Troiane» e «Tomcat»

Dopo la chiusura del Mercadante annullate «Le Troiane» e «Tomcat»
Lunedì 27 Marzo 2017, 18:26
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 Napoli - Le repliche degli spettacoli «Le Troiane» di Euripide, previste fino al 2 aprile, sono annullate a causa della chiusura del Teatro Mercadante di Napoli, predisposta dalla Polizia di Stato la sera del 24 marzo scorso per inadeguatezza delle norme del sistema antincendio dell'edificio. Lo rende noto in un comunicato lo stesso Teatro Stabile di Napoli, informando che anche lo spettacolo «Tomcat» di James Rushbrooke, che avrebbe dovuto debuttare domani (con repliche fino al 2 aprile) al Ridotto del Mercadante, non andrà in scena.

A proposito dell'adeguamento alle norme antincendio, il Teatro Stabile di Napoli spiega che nell'ultimo consiglio d'amministrazione presieduto dall'ex presidente Valter Ferrara, era già stata messa in preventivo nel bilancio la cifra predisposta per i lavori di adeguamento del sistema antincendio e sono in corso i primi contatti per gli interventi necessari. La questione è stata successivamente esaminata dal nuovo cda ed era già all'ordine del giorno nella prossima riunione del consiglio prevista per il 3 aprile. «È intenzione di tutti portare avanti nel più breve tempo possibile questo adeguamento», si legge nella nota del Teatro Stabile.

Intanto uno dei protagonisti dell'opera di Euripide, uno spettacolo frutto dell'accordo triennale stretto tra lo Stabile partenopeo e il Teatro Alexandrinsky di San Pietroburgo e affidato al regista russo Valery Fokin insieme a Nikolay Roshin, si sfoga su facebook: «Oggi doveva essere riposo per lo spettacolo
«Le Troiane» di Euripide al Mercadante di Napoli. E invece domani non si riprende lo spettacolo è finito, ha chiuso - scrive Leandro Amato, attore interprete di due ruoli nel dramma di Euripide - La Polizia di Stato ha messo i sigilli, senza darci neanche la possibilità di prendere i nostri effetti personali dal Camerino. Spettacolo che voglio sottolineare era tutto esaurito per tutte e due le settimane di rappresentazione».

E conclude Amato: «È una grande amarezza e una sconfitta per tutti soprattutto per la nostra categoria.
La maggior parte di noi fanno i salti mortali per fare questo lavoro e tutto ti puoi immaginare tranne che vengano a mettere i sigilli ad un Teatro Nazionale, un Teatro Stabile... è accaduto anche questo, io vorrei solo tornare in scena e finire il mio lavoro... per il Teatro, per il pubblico che ha pagato ed anche per me...».
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