Duplice omicidio nel Napoletano. Uno è incensurato, l'altro ha un piccolo precedente: mistero sul movente

Duplice omicidio nel Napoletano. Uno è incensurato, l'altro ha un piccolo precedente: mistero sul movente
di Carmen Fusco
Giovedì 11 Febbraio 2016, 09:46
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L'agguato é di quelli dove sembra ci sia la mano della camorra più spietata. Eppure Francesco Tafuro e Domenico Liguori non sembra avessero alcun legame con la criminalità organizzata. Gestivano un centro scommesse a Somma Vesuviana, Comune di residenza di Liguori,  32 anni e un piccolissimo precedente per gioco d'azzardo. Nessuna macchia per Francesco Tafuro, 33 anni incensurato, residente a Saviano. Amici e soci in affari sono morti come due boss. Finiti sotto il tiro  di una pistola con la quale gli sono stati scaricati addosso numerosi colpi.

I carabinieri della compagnia di Nola e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna sula scena del crimine cercano  di ricostruire la dinamica dell'agguato, la sequenza che potrebbe risultare utile ad inquadrare un duplice omicidio che di certo rappresenta l'esecuzione più spietata di un periodo di morti e di sangue. Il primo nodo da sciogliere resta il motivo per il quale Tafuro e Liguori si trovassero a via Olivella, una zona nella quale non puoi trovarti né per caso né di passaggio. Avevano un appuntamento? Conoscevano colui o coloro che hanno eseguito la condanna a morte? Domande alle quali gli investigatori lavorano per dare una risposta certa cercando tracce nella breve vita dei due giovani e nell' ambito dell'attività di Marigliano. Al momento resta una Fiat Punto sporca di sangue, il corpo di Liguori dentro l'abitacolo e Tafuro, fuori, a terra, forse in fuga dalla sua condanna a morte.  
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