Equitalia, altra bufera «Impone rate capestro»

Equitalia, altra bufera «Impone rate capestro»
di Valerio Iuliano
Mercoledì 25 Marzo 2015, 10:03
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108mila euro di interessi di mora, di dilazione e quote di riscossione. È il totale della cifra - aggiunta ai 233mila euro del debito originario - che un imprenditore napoletano dovrà versare ad Equitalia, fino al 2020. Un macigno che incombe su tantissimi contribuenti, alle prese con la società di riscossione, a causa dei loro mancati versamenti agli enti impositori. O di versamenti effettuati solo in parte. Il caso di L.M. - l'imprenditore segnalato - scaturisce dalla rateazione del suo debito, un'opportunità che viene offerta ai morosi impossibilitati a saldare in un'unica soluzione. Sono due milioni e mezzo - si legge sul sito del gruppoequitalia - i pagamenti effettuati finora con il metodo della rateazione.



Un sistema che ha consentito, dunque, di sanare debiti altrimenti inestinguibili.
Tuttavia il rateizzo si trasforma spesso in un ulteriore salasso per molti contribuenti, a causa delle sanzioni, corrispondenti a due voci definite nel piano di ammortamento rispettivamente «quota interessi di mora» e «quota interessi di dilazione». Gli importi relativi alle sanzioni finiscono direttamente nelle casse degli enti impositori e non di Equitalia. Ma alle sanzioni si aggiunge ancora un'altra quota, relativa ai compensi di riscossione. Ovvero l'8% dell'importo totale, o il 4,65%, nell'eventualità in cui il contribuente richieda la rateazione, entro i 60 giorni dalla scadenza della cartella.




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