Lite con Equitalia sull’Equo Compenso:
la spuntano gli Avvocati napoletani

Armando Rossi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli
Armando Rossi, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Napoli
di Angelo Rossi
Mercoledì 27 Aprile 2016, 20:30
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La “querelle” andava avanti da tempo. Alla fine l’Ordine degli Avvocati di Napoli l’ha spuntata su Equitalia. Mortificante era stata definita dagli avvocati partenopei la nuova convenzione sull’Equo Compenso proposta da Equitalia ai propri legali fiduciari. Il presidente dell’Ordine, Armando Rossi, era sceso sul piede di guerra: “Non era stata tutelata la dignità della professione forense, mortificata dai compensi proposti dai grandi gruppi economici pubblici e privati e, per quanto riguarda Equitalia, ai propri fiduciari. Veniva chiesta l’adesione a una convenzione da intendersi nulla nelle sue clausole vessatorie riguardanti i compensi, nonché illegittima perché gli stessi compensi sarebbero stati concordati con i professionisti. Abbiamo proclamato lo stato di agitazione dell’intera Classe forense fino all’incontro nazionale sul tema dell’Equo Compenso da tenersi con il Ministro della Giustizia e dei vertici dell’intera Avvocatura italiana”.
Ma non c’è stato bisogno di ulteriori iniziative, perché oggi Equitalia ha rivisto la convenzione avvertendo i propri fiduciari (con Pec mail) di sospendere il termine improrogabile del 28 aprile per l’adesione alla predetta convenzione. 
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