Euromobiliare, la rabbia dei clienti: «Prima truffati da promotore, poi abbandonati»

Euromobiliare, la rabbia dei clienti: «Prima truffati da promotore, poi abbandonati»
di Leandro Del Gaudio
Domenica 7 Febbraio 2016, 09:42
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Vivere, lavorare e investire pensando di avere le spalle coperte, nel senso che - se ti va male - in fondo hai dei risparmi su cui contare. Vivere pensando di avere un milione in banca e poi scoprire all'improvviso - è accaduto lo scorso 23 dicembre - che quei soldi depositati e affidati a un promoter finanziario non ci sono più. Forse non ci sono mai stati, magari erano spariti da anni e anni. Eccola la condizione in cui vivono tre nuclei familiari, persone che si dicono messe in ginocchio da un promoter, ora più che mai finito al centro di un'inchiesta per appropriazione indebita e truffa.

Ricordate la storia tirata fuori dal Mattino qualche giorno fa? Una vicenda raccontata dopo la decisione della banca Euromobiliare di licenziare un promoter, riletta ora alla luce della testimonianza di alcuni risparmiatori. Sono i primi clienti del promoter finito sotto inchiesta, si sono affidati agli avvocati Nicola Montella e Fabio Scarlata, chiedono chiarezza e trasparenza in primo luogo alla loro banca: alla Credem, presso la quale sono correntisti da una vita, e a Euromobiliare, dove sarebbero finiti i loro investimenti, per essere poi risucchiati in chissà quali circuiti. Tre famiglie, eredi di un imprenditore nel campo del vestiario, un milione di euro che non si trova. Storie simili a quelle di altri risparmiatori che, in questi giorni attendono in silenzio gli esiti di una vicenda tutta da scrivere. Al centro dell'inchiesta, i fondi comuni di investimento, prodotti finanziari gestiti negli anni dallo stesso professionista licenziato in tronco prima di Natale.

Spiegano alcuni clienti del promoter: «Lo scorso 23 dicembre, la banca ci contatta e ci dà notizia dell'avvenuto licenziamento del nostro interfaccia. Da allora è iniziato l'incubo. Abbiamo chiesto di verificare dove fossero i nostri soldi, ma non abbiamo ancora risposte certe». Anzi. Secondo quanto emerge dalla versione delle presunte parti offese, ci sarebbe poca chiarezza sull'entità delle perdite. Scrivono i legali, riferendosi alla Euromobiliare: «La banca, a mezzo dei suoi portavoce, ad oggi ancora non ha fornito adeguata documentazione utile a comprendere la reale perdita subita dei clienti; e, stando alle prime risposte, sembra che voglia assegnare agli ignari risparmiatori l'onere di ricostruire esattamente le somme che oramai risultano scomparse dai conti bancari».

Una versione dei fatti che va considerata assieme agli esiti degli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza - bene chiarirlo - anche in relazione alla risposta che verrà fornita dai legali dello stesso istituto di credito chiamato in causa in questa vicenda. E i risparmiatori insistono: «Per anni ci siamo fidati del broker, pensavamo di aver messo al riparo i nostri risparmi, non ci sono mai stati intoppi e i soldi non sono mai stati utilizzati. Oggi scopriamo di non essere più padroni del nostro patrimonio. E ci domandiamo: ammesso pure che la responsabilità di questa vicenda vada ascritta al promotore licenziato, possibile che non c'è stato alcun controllo o schermo adottato dai vertici dell'istituto? E ancora: si possono spostare centinaia di migliaia di euro senza fare verifiche?».

E sono sempre i clienti a chiedere chiarezza sulla presenza di più conti correnti che sarebbero stati usati dal promoter in questi anni, in uno scenario che si estende anche a conti internazionali: «Tutto a nostra insaputa», insistono i risparmiatori. Stando a quanto riferito in un comunicato stampa dei legali, inoltre, si chiede alla Procura di verificare l'esistenza di un «sistema di compensazione delle perdite in danno dei numerosi clienti del promotore», che avrebbe per anni spostato soldi da un conto all'altro all'insaputa dei clienti stessi.
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