La fase 2 a Napoli: dal centro al Vomero, impazza la movida con drink fai-da-te

La fase 2 a Napoli: dal centro al Vomero, impazza la movida con drink fai-da-te
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 22 Maggio 2020, 23:30 - Ultimo agg. 23 Maggio, 12:59
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Tutti insieme, appassionatamente. Alla faccia del Coronavirus e dell’epidemia. Ieri sera il Vomero sembrava una curva dello stadio San Paolo. Migliaia in strada. E se le ordinanze impongono la chiusura per bar e locali alle 23, chi se ne frega: tanto si va al supermercato, ci si riempie una busta di bottiglie di vino, vodka, birre, e il gioco è fatto. Più forte della paura, la voglia di divertimento è prevalsa ancora una volta ieri sera trascinando in strada migliaia di ragazzi. Controlli serrati lungo le vie della movida, dal Vomero a Chiaia ai Decumani: in primissima linea gli agenti della Polizia municipale diretta da Ciro Esposito, con decine di pattuglie impiegate fino a notte per evitare assembramenti. Ma fronteggiare una tale massa di persone (molte anche senza mascherina) è compito veramente arduo. 

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L’ASSALTO
Già intorno alle 19 la situazione appariva chiara al Vomero, dove il clima da “liberi tutti” era plasticamente rappresentato in piazza Medaglie d’Oro, con addirittura una trentina di giovani a giocare (a torso nudo, e senza dispositivi di protezione) a basket nel campo dei giardinetti dedicati a Silvia Ruotolo; oppure in via Aniello Falcone, con assembramenti di ragazzi per oltre un chilometro. In tanti, troppi, senza le mascherine: ma tutti con al seguito spritz, birre, bottiglie di vino e superalcolici. I baretti chiudono alle 23? E chi se ne frega: tanto si va nei supermercati e ci si rifornisce di quanto serve fino a notte fonda. Si tracanna “on the road”. Intanto proprio sulla movida, e in particolare sulla decisione di chiusura di bar e locali alle ore 23, voluta dal presidente della Regione, si consuma l’ennesimo braccio di ferro tra il sindaco de Magistris e il Governatore. 

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LA DISPUTA
Ieri, durante una diretta Facebook, Vincenzo De Luca aveva ribadito la linea del rigore: «Dobbiamo cogliere l’occasione dell’epidemia per avere di sera meno droga, meno pasticche, e per cancellare l’abitudine a rincretinirsi con l’uso di superalcolici che mandavano in coma etilico decine di ragazzi, anche di 13 anni». Il presidente della Regione ha chiarito le ragioni dello stop ai locali del by night dopo le ore 23.  «Dobbiamo spiegare ai giovani - ha detto De Luca - che tornare alla normalità non significa tornare a fare quello che facevamo prima. Naturalmente non è giusto generalizzare, ma questi fenomeni hanno avuto una dimensione impressionante anche per comportamenti irresponsabili dei gestori dei bar che, pur di guadagnare 10 euro in più, non hanno esitato a rovinare la vita dei giovani. Ci sono anche gestori corretti, ma si è vista crescere gente senza scrupoli disponile a rovinare una generazione». E chi se ne frega: tanto si entra al supermercato e si fa scorta di alcolici. Su posizioni diverse è De Magistris, che afferma: «Sono completamente contrario alla chiusura anticipata dei locali (alle ore 23, ndr) nelle zone della movida», così come stabilito da un’ordinanza della Regione Campania. Noi dobbiamo aprire tutto ed è quello che farò io a Napoli, aprirò tutto “h24”: parchi, strade, metteremo una piattaforma di legno sulle scogliere. Non dobbiamo contingentare gli orari, le persone devono distribuirsi, devono uscire, avere la mascherina, stare attenti e non fare assembramenti, ma devono ricominciare a godersi la natura, la città e a rimettere in moto l’economia. Bisogna tornare a vivere con tutte le precauzioni possibili».
 


I CONTROLLI
Massiccia presenza, ieri, degli agenti della Polizia municipale in tutta la città. Con pazienza e professionalità, al Vomero, gli agenti coordinati dal capitano Frattini hanno dovuto sudare per cercare di evitare gli assembramenti. Una fatica di Sisifo: disperdere un gruppo per passare ad un secondo, terzo intervento, e così per i multipli, perché non sarebbero bastate le teste di cuoio israeliane, ieri sera, a disperdere le decine e decine di capannelli in strada. Ressa anche fuori al Mc Donald di via Merliani, dove una cinquantina di “riders” con ordinazioni pronte via internet hanno dovuto attendere anche un’ora prima di poter prelevare i carichi ordinati dai clienti. E pensare che era solo venerdì sera...

 

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