«Ferito pregiudicato», anzi no. La storia di Di Tota finisce su «Le Iene»

«Ferito pregiudicato», anzi no. La storia di Di Tota finisce su «Le Iene»
Lunedì 24 Ottobre 2016, 15:51
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Domenica 22 novembre 2015. Siamo a Miano, quartiere periferico a nord di Napoli. In via Lazio sono feriti a pistolettate un ventitrenne, Umberto Russo, con precedenti per droga,e un 45enne, Antonio Di Tota, che per caso si trova nel mezzo dell'agguato. Il primo viene colpito alla spalla, l'altro a un braccio. Russo è trasportato al San Giovanni Bosco dove è condotto in sala operatoria. Di Tota è invece portato al Cardarelli. Quando sarà dimesso, cominciano le sue disavventure. Perché viene diffusa la notizia che lui è pregiudicato, proprio come Russo. Invece non era vero; nulla di tutto ciò: la fedina penale di Antonio Di Tota è pulita e non ci sono precedenti a suo carico. Tra gli altri, anche il sito del Mattino riporta l'errata notizia. E così, quando cerca di trovare lavoro, Di Tota si vede respinto. Il motivo? Digitando sul web appaiono articoli in cui c'è scritto che la sua fedina penale è sporca (molti di questi sono ancora in rete). Di Tota, invece di inviare una richiesta scritta all'amministrazione del giornale, contatta le Iene che si recano nella redazione internet del Mattino. Carte alla mano, la rettifica viene subito effettuata, ripresa dalle telecamere. Martedì 24 ottobre nella puntata de «Le Iene» sarà trasmesso il servizio per la riabilitazione del Di Tota, effettuato da Giulio Golia. 
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