Fortuna, oggi si torna in aula: parola
a perito fonico e a testimone chiave

Fortuna, oggi si torna in aula: parola a perito fonico e a testimone chiave
di Marco di Caterino
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 08:59
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Riprende questa mattina il processo su Fortuna Loffredo, la bimba di Caivano abusata e uccisa la mattina del 24 giugno del 2014, scaraventata nel vuoto dal terrazzo dell'isolato 3 delle palazzine popolari Iacp del Parco Verde. Sarà una delle udienze cardine dell'intero procedimento. Verrà escusso il perito fonico a cui sessanta giorni fa è stato affidato dal presidente Barbarano l'incarico di trascrivere tutte le intercettazioni, telefoniche e ambientali, accluse al processo. E proprio le intercettazioni, insieme alle dichiarazioni delle tre bambine, figlie dell'ex convivente di Raimondo Caputo, quest'ultimo ritenuto l'orco assassino della piccola Chicca, costituiscono uno dei capo saldi dell'accusa. Già poche ore dopo il delitto, in una intercettazione effettuata nella sala d'aspetto della compagnia dei carabinieri di Casoria dove erano stati convocati, Titò e Marianna Fabozzi rimproverano con tono brusco la bambina più grande della donna. La piccola ai militari aveva dichiarato che la mattina del delitto, quando Chicca si era allontanata da casa Fabozzi per cambiare le scarpe che le facevano male, era stata seguita da Titò, che invece ha sempre dichiarato che al momento del delitto si trovava giù nel cortile. E verranno sentiti come testimoni anche Rachele Di Domenico - la donna che fece sparire la scarpa destra della vittima - il figlio Claudio Luongo - una convivenza difficile con Mimma Guardato, la mamma di Chicca - e Filomena Luongo, che come ha dichiarato uno dei testimoni è chiamata «Mena la pazza», perché alcuni residenti nell'isolato 3 l'hanno accusata di aver gettato nel vuoto alcuni cagnolini.
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