Fortuna, testimone chiave racconta:
«Ho sentito un tonfo e visto il corpo»

Fortuna, testimone chiave racconta: «Ho sentito un tonfo e visto il corpo»
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 12:59 - Ultimo agg. 18:35
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«Sono stato il primo a vedere Fortuna a terra. Ero giù al palazzo e ho sentito un tonfo, poi ho visto il corpicino faccia a terra e l'ho riconosciuta dai capelli biondi. Era l'unica nel palazzo ad averli così». Il racconto è di Claudio Luongo, inquilino del palazzo del Parco Verde di Caivano, dal quale il 24 giugno 2014 è caduta Fortuna Loffredo, ex compagno della madre di «Chicca» dalla quale ha avuto un figlio, ricostruendo davanti alla quinta sezione della Corte d'Assise di Napoli quei momenti concitati.

All'epoca dei fatti Luongo era ai domiciliari e poteva uscire di casa solo 3 ore ogni mattina, dalle 9 alle 12: «Ero giù al palazzo a parlare con degli amici dell'Italia ai Mondiali di calcio di quell'anno - ha ricordato Claudio Luongo - poi sono andato a prendere il figlio mio e di Mimma (Domenica Guardato, madre di Fortuna) e l'ho portato a giocare alle giostrine. Dopo è arrivata Mimma con Chicca e con nostro figlio sono andati a prendere una pizza, poi sono tornati su a casa».  Quando Fortuna è caduta, ha spiegato Luongo, «aiutavo le mie sorelle con la spesa. Ho sentito un tonfo secco, ma da dove stavo non potevo vedere. Poi tra i pilastri ho visto i capelli biondi di Chicca, il corpo era a faccia in giù, sono arrivato a 2 metri con la bicicletta e capito cosa era successo. Ho iniziato a gridare, chiedendo di chiamare un'ambulanza. Poi ho chiamato Mimma, urlando verso il suo balcone».
 

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