Dal mare alla vetta in 8 minuti: riparte la funivia del Faito

Dal mare alla vetta in 8 minuti: riparte la funivia del Faito
di Raffaele Cava
Mercoledì 4 Maggio 2016, 14:12 - Ultimo agg. 18:50
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Castellammare di Stabia. Più di tre anni di stop, mesi di trattative in Regione sfociati nell'intesa con l'Eav, poi settimane di duro lavoro per la manutenzione e la messa in sicurezza dell'infrastruttura. Così riparte la funivia per il Faito, questa mattina ci sarà la corsa inaugurale alle ore 11 ed a prendere posto nella panarella sarà il governatore Vincenzo De Luca. La storica funivia, nata nel lontano 1952, che collega Castellammare al monte Faito ad un'altezza di oltre mille metri e ai comuni della costiera sorrentina riapre i battenti con la grande soddisfazione della cittadinanza e degli operatori del settore turistico-ricettivo.Solo una volta nella storia della funivia le corse erano state interrotte, tra il 1988 e il 1990 per interventi strutturali per cui il ministero dei Trasporti finanziò 3,5 miliardi di lire. La storia recente, invece, parla di chiusure, abbandono e rinascita. Nel 2012 la crisi dei trasporti dell'ex Circumvesuviana ha investito anche la funivia, la società di trasporti per far quadrare i bilanci decise di decretare lo stop alle corse per via degli alti costi di gestione (circa 800mila euro annui) non più sostenibili per un'azienda con i conti in rosso.
 


Dopo oltre due anni di oblio, nel 2015, i malumori delle associazioni e dei comitati cittadini insieme al pressing degli operatori turistici si sono fatto sentire ed a palazzo Santa Lucia la riapertura della funivia è diventato un tema centrale dell'agenda del governo regionale. Il dibattito tra i comuni coinvolti (Castellammare, Pimonte e Vico Equense) e gli interlocutori della Regione è stato a tratti teso ma alla fine è arrivata la svolta con l'Eav con un investimento da 2 milioni di euro. Sono partiti i lavori di messa in sicurezza e manutenzione della storica panarella: in primis è stata sostituita la fune ed è stato completato l'adeguamento dell'infrastruttura alla normativa antisismica della rete. Si tratta di una funivia che conta 2945 metri di linea che vengono percorsi in 8 minuti alla velocità 7,5 metri al secondo trasportando una quota di 35 persone per ogni corsa ed 450 utenti all'ora.Un mezzo di collegamento rapido molto importante per tutto il comparto turistico della zona del comprensorio stabiese e della costiera sorrentina ma anche un valore affettivo per gli stabiesi.

A dimostrazione di ciò, la meraviglia e la soddisfazione di tanti residenti delle zone di Castellammare e della penisola sorrentina nel rivedere la funivia in funzione durante le prove tecniche prima della riapertura di stamattina. Le risorse stanziate dalla Regione hanno consentito di portare a termine importanti interventi anche ai sentieri della montagna. Infatti grazie all'intervento degli operai della Sma Campania sono state realizzate delle staccionate nella strada adiacente il piazzale della funivia, il ripristino di tante recinzioni ormai vecchie e la messa in sicurezza della vasca di San Michele oltre a opere di pulizia e decespugliamento.Stesso discorso per i lavori di messa in sicurezza dell'area pic-nic nell'ex Baita del Faito. Infine grazie ad un protocollo d'intesa tra l'Eav, guidata dal commissario Umberto De Gregorio, e l'associazione Pro Faito Onlus è stato possibile allestire un infopoint per turisti ed escursionisti nei locali dell'ex ufficio postale nel piazzale della funivia.
La panarella tornerà in azione con 16 corse giornaliere a partire dalle 9 alle 16, con una corsa ogni 20 minuti, da questa mattina fino al 24 agosto. Il tariffario è molto contenuto: 5,50 euro per una corsa semplice, 8 euro per andata e ritorno, e 3 euro per gli under 18 oltre alle agevolazioni per i residenti che con 5 euro potranno assicurarsi l'andata e il ritorno dal Faito. «La riapertura della Funivia del Faito - ha commentato il consigliere regionale Antonio Marciano (Pd) - è un primo e significativo passo per procedere alla riqualificazione dell'intera area del Monte Faito, che possiamo far tornare a essere un perno fondamentale per l'offerta turistica della regione, sfruttando anche la sua posizione ideale tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana».




 

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