«Abbiate cura della casa di Dio, della Madre Terra, non in nome di un profitto, ma per amore di volti e persone. Voi dite »crisi economica«, io leggo »Antonio, Gennaro, Francesca, Annamaria…«, nomi e storie di quanti hanno perso il lavoro per questioni di »revisione gestionale«, perché sono cambiate le esigenze di mercato a fronte della richiesta, perché la borsa è in calo e… tante cose che sono numeri e non persone. Penso alla Whirpool e ai tanti disoccupati della nostra città, del Sud e di tutti i Sud del mondo, che per il ricatto tipico dell'economia del consumo, vedete minacciato il vostro diritto al lavoro e a un equo compenso. Voi che non chiedete più del dovuto e a cui è negato anche il minimo, gridate, ché io, vostro fratello nella battaglia, grido con voi!».
Lo scrive, in un messaggio di benvenuto ai partecipanti al G20 di Napoli, l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. «Infine, mi rivolgo ai giovani e, a nome dei miei fratelli e sorelle primi, vi dico: aiutateci! Siate aria fresca! Noi promettiamo di aprire le finestre del cuore, per permettere che la vostra voce possa portare frutto.