«I genitori di Sica, vittima innocente della criminalità, costretti a dormire sulle sedie»

«I genitori di Sica, vittima innocente della criminalità, costretti a dormire sulle sedie»
Venerdì 6 Maggio 2016, 17:03
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«Senzatetto» i familiari di Luigi Sica, vittima innocente della criminalità. A segnalarlo è Giuliana Di Sarno, presidente della III Municipalità, che attraverso una nota accusa: «La famiglia Sica è completamente abbandonata, versa in una grave situazione di emergenza abitativa ignorata dal Comune di Napoli ma l’amministrazione si ricorda di loro solo durante le manifestazioni per le vittime innocenti della criminalità».

Di Sarno ricorda per spiegare: «Anna e Ciro Sica sono i genitori di Luigi ucciso a 17 anni con una coltellata al cuore in via Santa Teresa degli Scalzi, il 16 gennaio 2007, per mano di un 15enne infastidito da uno "sguardo di troppo". Questa notte la madre e il padre di Luigi hanno dormito sulle sedie, ospitati in una piccola casa di alcuni parenti sono stati sfrattati dal vecchio appartamento in fitto ma con il magro stipendio di Ciro che lavora in una ditta di pulizie, sono in mezzo ad una strada».

Risposte?  «Dal giorno in cui ho saputo dello sfratto, il 16 febbraio 2016, ho inviato note ufficiali per far conoscere la gravissima situazione della famiglia Sica al sindaco Luigi De Magistris, all’assessore comunale al Patrimonio Sandro Fucito e anche alla Curia», aggiunge Di Sarno: «Un aiuto è arrivato proprio dalla Curia che ha generosamente donato 1.500 euro alla famiglia che le sta conservando in vista di un prossimo contratto di fitto, ma hanno bisogno di una casa alla loro portata che possano continuare a pagare negli anni, nonostante la loro condizione di povertà».

Anche la lapide, in memoria del giovane, «installata dal Comune, dalla III Municipalità e dalla Fondazione Po.l.is viene vandalizzata in continuazione». Anna Sica afferma: «Non ho avuto giustizia, l’assassino e il complice dell’uccisione di mio figlio sono liberi, ormai viviamo in un incubo: chiediamo solo che le istituzioni si interessino a noi e una casa, che vogliamo assolutamente pagare, ma che sia dignitosa e alla nostra portata». 
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