Il giallo degli Scavi di Pompei: una foto «anticipa» il furto di quattro giorni

Il giallo degli Scavi di Pompei: una foto «anticipa» il furto di quattro giorni
di Susy Malafronte
Giovedì 25 Maggio 2017, 09:56
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POMPEI - Un nuovo giallo si apre nel giallo del clamoroso furto agli scavi: la borchia che faceva parte della prestigiosa mostra «Pompei e i Greci» era già scomparsa il 13 maggio. Quattro giorni prima dalla scoperta «ufficiale» del furto. A stabilirlo sono stati gli inquirenti grazie a una prova fotografica pubblicata sui social. I carabinieri di Pompei, coordinati dal capitano Andrea Rapone e dal comandante Tommaso Canino, sono in possesso di una foto pubblicata da uno studioso e archeologo italiano sul proprio profilo Instagram. Nella foto, scattata sabato 13 maggio all'interno della sala espositiva della «Palestra Grande», si vede chiaramente la riproduzione della porta di Torre Satriano, sulla quale erano state applicate le 4 borchie in bronzo risalenti al VI-V secolo avanti Cristo: ebbene, in quel momento il reperto era già mancante. 
 
 

Questo particolare apre scenari investigativi più inquietanti e diversi da quanto ipotizzati fino ad ora. L'attenzione dei carabinieri si era focalizzata sul giallo della scoperta del furto e sulle diverse versioni, fornite dalla Soprintendenza e dai custodi, sull'orario in cui questo era avvenuto. La Soprintendenza, attraverso un comunicato, aveva affermato che «il furto è stato scoperto nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 maggio». Di tutt'altro avviso sono gli addetti alla vigilanza. I due testimoni chiave ascoltati dai carabinieri, che seguono le indagini su delega della procura di Torre Annunziata, i custodi Luigi Fariello e Laura Luongo hanno affermato che «la scoperta del furto è stata rilevata nella serata di mercoledì 17, alle ore 19.15, durante lo scambio di consegna del turno tra il personale Ales - responsabile della custodia degli oggetti preziosi allestiti nella mostra - e gli addetti alla vigilanza». 
Alla luce della «testimonianza» rappresentata dalla foto, tutto cambia. 

 
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