Napoli, Giorgio Napolitano visita rifugio di guerra della Galleria Borbonica: lì si mise in salvo

Giorgio Napolitano alla Galleria Borbonica
Giorgio Napolitano alla Galleria Borbonica
di Gennaro Pelliccia
Venerdì 15 Settembre 2017, 19:23 - Ultimo agg. 20:00
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Giorgio Napolitano, oggi a Palazzo Serra di Cassano per partecipare alla giornata in ricordo di Adriana Tocco, accompagnato dal presidente della Galleria Borbonica Gianluca Minin, si è recato in visita presso il rifugio, ora visitabile all’interno del percorso “La via delle memorie”, uno dei quattro itinerari della Galleria Borbonica con ingresso proprio da Palazzo Serra di Cassano. A guidare il presidente c’era anche il responsabile del percorso Vincenza Donzelli.
 

 

Un luogo che Napolitano conosce bene in quanto era anche l’ingresso del rifugio antiaereo dove si recava, insieme ai suoi familiari, con i quali abitava in via Monte di Dio, durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, preannunciati dal suono delle sirene.

«Il presidente si è intrattenuto a parlare con me per più di un quarto d’ora – ha raccontato Gianluca Minin, presidente e scopritore della Galleria Borbonica - ricordando alcuni episodi di quando entrava nel ricovero. E’ lucidissimo e si ricorda perfettamente dei 135 scalini che dovevano scendere da Palazzo Serra di Cassano per arrivare al ricovero; mi ha detto scherzando che li facevano anche 4 o 5 alla volta per la paura delle bombe. Si è ricordato dei giochi che facevano per passare il tempo, dei napoletani che per tirare a campare vendevano l’acqua da bere quando si doveva rimanere anche per una o due notti consecutive nel rifugio. Era molto emozionato nel raccontarmi gli episodi e si è rammaricato moltissimo del fatto che le sue condizioni fisiche non gli permettessero di scendere le scale. Infine ci ha spronato ad andare avanti nella nostra opera di ricerca e valorizzazione del sottosuolo di Napoli»

 

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