Gli amici: «Quella del web non è
la vera Tiziana, era molto dolce»

Gli amici: «Quella del web non è la vera Tiziana, era molto dolce»
di Mariano Fellico
Giovedì 15 Settembre 2016, 11:35
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Mugnano. «Era una ragazza molto dolce, una ragazza splendida. Se qualcuno fosse intervenuto prima forse non avrebbe fatto questa scelta estrema». Chi parla ricordando Tiziana Cantone ha gli occhi pieni di lacrime. E la voce che trema per il dolore. Il calore di un giorno qualunque di metà settembre non riesce a riscaldare chi ha perso una persona amata. Alla spicciolata, in silenzio, i volti scuri, alcuni parenti e vicini percorrono il vialetto che porta alla villetta dove Tiziana si è tolta la vita. Una storia assurda. Una ragazza di 31 anni che si uccide. Che decide di farla finita in un modo atroce: impiccandosi. È l'ennesima vittima del web, uccisa da video hot pubblicati sui siti a luci rosse che in poco tempo hanno avuto migliaia di visualizzazioni, migliaia di click e condivisioni.

La storia di Tiziana Cantone continua a girare sul web, prima con i video girati con un cellulare ed ora, dopo la sua morte, con le analisi dei motivi che l'hanno spinta a questo gesto estremo. Tiziana ha deciso di farla finita nella villetta di famiglia, in via Rolando Rossetti, alla periferia di Mugnano. In quella casa è cresciuta e in quella casa ha deciso di abbracciare la morte.

«Voi sapete più di noi afferma, riferendosi ai cronisti, una vicina di casa della vittima -, visto che avete scritto di tutto e di più. Ma lei era una persona splendida». Arrivano nel vialetto che porta alla sua abitazione gli amici di famiglia, quelli più stretti. «Ha dimostrato da sola la sua fragilità. E le siamo stati vicini racconta un'amica della madre -. Tiziana era una ragazza dolcissima. Una giovane timida. Penso che non sia facile superare quello che le è successo e quello che ha fatto». Sulla sentenza emessa e sull'eventuale ritardo del giudice, l'amica di famiglia è lapidaria: «Non sono bastati i click, per me l'hanno anche uccisa. Ovvio che la famiglia ora non voglia parlare e voglia restare sola col suo dolore, di sicuro diranno cosa sentono. Il dolore è troppo forte, non si può condividere» conclude la donna che poi entra nella villetta.

Tre piani. Una villetta con giardino. Delle girandole decorative colorate, quelle per il vento che ora sono ferme. In quella casa anche il tempo si è fermato a martedì pomeriggio, intorno alle 16: quando la zia ha trovato il corpo senza vita di Tiziana nella cantina. A portare le loro condoglianze anche dei conoscenti: «Sono qui per solidarietà. Ho saputo della vicenda e sono qui a portare la mia vicinanza alla famiglia. Per loro racconta un uomo - è un momento tragico. I suoi familiari sono molto giù. Noi abbiamo un ottimo ricordo di Tiziana. Ma ora bisogna solo rispettare il dolore dei suoi familiari, della sua mamma». In casa ci sono i parenti più stretti, tutti vicini alla madre della trentunenne. Con loro anche la nonna di 92 anni. Che non sa nulla, non le è stato detto nulla, non sa che Tiziana non è più con loro.

A esprimere la partecipazione della città di Mugnano arriva anche il sindaco, Luigi Sarnataro: «Voglio premettere - dice ai cronisti - che sulla vicenda ci sono delle indagini in corso ed è difficile anche per la famiglia lasciare dichiarazioni. Da parte mia - aggiunge - ho un messaggio preciso: a nome della famiglia, chiedo che ci sia rispetto per la delicatezza della vicenda e per l'eccessiva risonanza mediatica che sta ricevendo questa tragedia. Spero anche che non ci sia più clamore e che i parenti siano lasciati in pace, ottenendo l'oblio che la ragazza chiedeva». Non solo. Aggiunge il primo cittadino di Mugnano: «Mi auguro anche che questa ulteriore perdita serva a scuotere il Governo e le istituzioni affinché si faccia qualcosa. C'è una rete senza controllo che crea problemi e vittime. Noi tutti dobbiamo riflettere su quanto successo a Tiziana». Il sindaco si è trattenuto a casa dei familiari della giovane per diversi minuti. Ha parlato con la madre, la zia e altri familiari: «Quello che la famiglia mi ha confidato in questo momento è che smentisce in modo categorico le voci circa la notizia secondo cui Tiziana Cantone avrebbe dovuto risarcire oltre 20mila euro per le spese legali ai colossi del web. Sarà la magistratura a far luce su tutto», sottolinea Sarnataro.

Due mesi fa, a luglio, Tiziana Cantone aveva ottenuto l'autorizzazione a cambiare il proprio cognome acquisendo quello della madre. Era stata la stessa 31enne ad avviare la pratica per quel cambio di identità, deciso a novembre 2015, cinque mesi dopo la diffusione sul web del video hot che la ritraeva in momenti di intimità con un uomo. L'8 agosto scorso, poi, era arrivata anche la decisione del giudice del Tribunale di Napoli nord Monica Marrazzo, che accoglieva parzialmente la richiesta di Tiziana. La ragazza non aveva il padre: è cresciuta senza, ma con l'affetto paterno di uno zio. Il sindaco, a nome della famiglia, tiene a sottolineare che la giovane non aveva carenze affettive: «Si è parlato della mancanza della figura paterna, ma Tiziana è cresciuta in una famiglia dove la figura paterna è stata sostituita da uno zio che le ha voluto molto bene e che ora è sotto choc per quanto successo. Non è mai mancato amore da parte dei familiari di Tiziana».
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