I tunnel della banda del buco sotto la Reggia di Portici: colpo da 60mila euro | Foto

I tunnel della banda del buco sotto la Reggia di Portici: colpo da 60mila euro | Foto
di Maurizio Capozzo
Sabato 14 Marzo 2015, 03:39 - Ultimo agg. 13:18
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Portici. La banda del buco scava sotto la Reggia. I banditi hanno messo a segno il colpo in una tabaccheria di via Università, a pochi metri dal Palazzo Reale, nei pressi della Scuola di Polizia Penitenziaria. Bottino circa sessantamila euro. A fare la scoperta sono stati ieri mattina i titolari della rivendita del centro storico che, all'apertura dell'esercizio, hanno scoperto il foro praticato nella parete ed il negozio a soqquadro. Svuotata anche la cassaforte dover erano custoditi i valori. I primi ad intervenire sul posto sono stati gli uomini della polizia locale con il colonnello Gennaro Sallusto ed il tenente Federico Romano. In via Università anche personale della polizia scientifica per i rilievi di rito.

Secondo una prima ricostruzione i ladri sarebbero penetrati nella tabaccheria attraverso una rete di cunicoli scavati nel sottosuolo, partendo da Palazzo Mascabruno, storico edificio collegato alla Reggia Borbonica, dove sono in corso importanti lavori di ristrutturazione per il recupero dell'immobile e dell'annesso antico galoppatoio.

I banditi hanno prima divelto una rete metallica a protezione di una finestra posta al piano terra su via Università e di qui hanno avuto accesso al cortile dell'edificio storico dove hanno iniziato lo scavo.

Il lavoro deve essere andato avanti diversi giorni visto che da una prima verifica è stato possibile accertare che nel sottosuolo erano stati ricavati numerosi cunicoli.

I banditi devono anche aver compiuto numerosi tentativi prima di raggiungere il loro obiettivo a giudicare dalla lunghezza dello scavo. Ed hanno rischiato grosso. considerato che a ridosso dell'esercizio commerciale saccheggiato c'è anche una cabina elettrica ad alta potenza. Uno dei cunicoli individuati dagli inquirenti passa proprio a pochi centimetri dai cavi dell'alta tensione.

L'indagine è affidata alla polizia che in queste ore è alla ricerca di tracce utili per risalire agli autori del raid. Non c'è dubbio che chi ha agito, probabilmente una banda specializzata, doveva conoscere bene gli edifici della zona e la rete di cunicoli preesistenti nei dintorni del Palazzo reale. I ladri hanno agito indisturbati nei giorni scorsi. Tutta l'area di via Università, infatti, da tempo è trasformata in un grande cantiere. Sono in corso lavori per la ripavimentazione dell'intero tratto stradale tra la Reggia e piazza San Ciro. Ovunque ci sono transenne, reti metalliche e mezzi pesanti in movimento. Non è da escludere che i banditi abbiano lavorato di giorno, coperti dal trambusto del vicino cantiere.

Palazzo Mascabruno è uno degli edifici storici più prestigiosi della città. Occupato per anni da decine di senzatetto, di recente è stato sgomberato per dare il via all'opera di recupero di questo importante pezzo della storia borbonica. Un tempo il palazzo ospitava una caserma mentre nella parte interna sorgeva il galoppatoio reale, gemello di quello realizzato dai sovrani in Austria.