Torre del Greco. Il piccolo Vincenzo non ce l'ha fatta: morto a 13 anni aspettando un cuore nuovo

Torre del Greco. Il piccolo Vincenzo non ce l'ha fatta: morto a 13 anni aspettando un cuore nuovo
di Francesca Raspavolo
Giovedì 18 Febbraio 2016, 15:04 - Ultimo agg. 16:38
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Torre del Greco. Il piccolo Vincenzo alla fine si è arreso: quel cuore ballerino che fin dalla nascita lo aveva costretto a fare la spola tra gli ospedali di mezza Italia privandolo delle gioie che spettano di diritto a tutti i bambini del mondo, ieri pomeriggio ha ceduto. Vincenzo aveva appena 13 anni eppure lottava come un adulto. Da grande sognava di fare lo chef ma era nato con un unico ventricolo. Aveva già subito due interventi a cuore aperto, il primo a soli 18 mesi. Soltanto un trapianto poteva correggere la sua cardiopatia congenita complessa: per far funzionare a dovere quel cuore malandato - la sentenza dei medici - erano indispensabili cure costose. 



E così, per raccogliere la cifra necessaria a dare un futuro al ragazzino di via Litoranea, mamma Carmela si era rimboccata le maniche e aveva lanciato un appello: "Aiutatemi a salvarlo". In città era subito partita una gara di solidarietà dal nome emblematico: "Un cuore per Vincenzo". Imprenditori, studenti e associazioni si erano mobilitate. I soldi erano arrivati: tutti avevano contribuito a finanziare le speranze della famiglia Marra. 

Speranze che però si sono spente alle 18.45 di ieri. Centinaia i messaggi di cordoglio sul web. "Ora sei un angelo, il tuo cuore l'hai lasciato a noi". "La vita è stata ingiusta con te, avevi ancora tanto da scoprire". "Non dimenticheremo mai i tuoi occhi, la tua voglia di vivere e combattere.
Sei il nostro eroe, sei stato un esempio da seguire. Riposa in pace piccolo Vincenzo".


Il piccolo era in cura all'ospedale Monaldi di Napoli dove, tutti i mercoledì, faceva una visita di controllo. Check up rigorosi, settimana dopo settimana, mentre la famiglia attendeva che la lista per il trapianto nel quale era stato inserito scorresse fino ad arrivare al suo nome. Da quattro anni, gli era stata impiantata una valvola nel ventricolo. Una soluzione tampone che avrebbe dovuto reggere fino all'arrivo del nuovo cuore.

 
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