Notte di fuoco a Torre del Greco
«Costretti a convivere con il fumo»

Notte di fuoco a Torre del Greco «Costretti a convivere con il fumo»
di Francesca Raspavolo
Venerdì 26 Agosto 2016, 12:30
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Un incendio ogni tre giorni, alle volte è un contadino che per disfarsi di sterpaglie ed erbacce ricorre al fuoco, altre volte invece è un piromane che non riesce a resistere alla tentazione di bruciare e manda in cenere senza capirne le conseguenze i meravigliosi boschi del Vesuvio. Ma la storia, da mesi, si ripete: «Siamo costretti a convivere con fumo e cenere, nessuno ci aiuta».

Esplode la protesta ai Camaldoli, rione alto di Torre del Greco, tra via Vesuvio, via del Monte e via Lamaria, le tre arterie che si inerpicano lungo i fianchi del vulcano. Appena ieri pomeriggio un altro rogo, l'ultimo di una lunga serie di incendi registrati dall'inizio della stagione calda: a fuoco una parte delle pinete della zona. Il tutto mentre, in pieno giorno, gli abitanti del quartiere finivano di pranzare e si riposavano. 

«Hanno di nuovo bruciato le pinete dietro ai Camaldoli e subito dopo quelle in via de Nicola - racconta un residente -  Sarà almeno la quinta volta solo in questo mese: non sappiamo se si tratti di agricoltori ignoranti, di teppisti o di veri e propri piromani. Di certo vanno presi e chiusi in galera». 

Impossibile al momento risalire ai responsabili degli incendi, piccoli, circoscritti ma costanti nei mesi estivi. «Siamo disperati, le autorità ci hanno abbandonato, ci sentiamo cittadini di serie B solo perchè siamo lontani dal centro storico: aiutateci - l'appello delle famiglie della zona - Queste pinete sono la nostra casa».
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