Incendio sul monte Faito, il sindaco: «Fiamme in aumento, soccorsi non sono sufficienti»

Incendio Faito - 17 agosto
Incendio Faito - 17 agosto
di Ilenia De Rosa
Giovedì 17 Agosto 2017, 18:43 - Ultimo agg. 19:05
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«Non abbiamo aiuti sufficienti per contrastare le fiamme. I mezzi aerei sono pochi. Stamattina ha operato soltanto un elicottero, alle 15 è arrivato il canadair. Stanno sottovalutando l'indendio di Faito». Non usa mezzi termini il sondaco Andrea Buonocore che sfoga la sua rabbia per un disastro senza precedenti, non affrontato con le giuste misure. «Sto ripetendo da venti giorni che manca un coordinamento tra gli enti preposti a fronteggiare queste emergenze - continua - La conseguenza è che la montagna continua bruciare».
 


Sfuggito dal controllo l'incendio che da Ferragosto sta mettendo in ginocchio il Faito. Il fuoco durante la notte è aumentato. «Si sta sviluppando nel versante Moiano raggiungendo le zone Bannera e Casa del Monaco, ricche di vegetazione e mai interessate da incendi prima d'ora». Da terra vigili del fuoco, uomini dell'Avf, polizia municipale, carabinieri, protezione civile regionale stanno intervenendo in più punti. Particolarmente critica la situazione nei pressi del centro sportivo e del ristorante «La Lontra».

E' avvenuta anche l'esplosione di un impianto Gpl. «A Faito abbiamo fatto evacuare molte abitazioni - precisa il primo cittadino - mentre nella frazione di Moiano al momento c'è una sola casa a rischio ma la proprietaria si ostina a non voler andare via». Sulla mancanza di mezzi adeguati a fronteggiare l'incendio non ha dubbi l'amministrazione comunale. «Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni competenti - afferma Massimo Trignano, presidente del consiglio - e faremo un esposto alla Procura della Repubblica perchè è necessario che vengano fuori le responsabilità di tante omissioni».

E sui motivi dei mancati soccorsi l'assessore Gennaro Cinque ha qualche dubbio. «Sta prendendo fuoco tutta la montagna dal 2 agosto - afferma Cinque - Mai come quest'anno i mezzi non sono stati sufficienti e l'emergenza non è stata gestita non modo opportuno. Perchè?». Intanto è a Poggioreale il presunto piromane, 60enne residente a Moiano, gravemente indiziato di aver causato un incendio boschivo esteso con danni persistenti all’ambiente. È stato arrestato ieri dai carabinieri della stazione di Vico Equense in esecuzione di un decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Sconvolti gli abitanti della zona. «Ciò che più mi addolora è l'aver saputo che, probabilmente, il piromane è di Moiano, uno di noi. Se è stato solo o se dietro c'è altro non lo so, saranno gli inquirenti a scoprirlo» conclue il sindaco.

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