Napoli, rogo di vaste proporzioni al campo rom di Capodichino

Napoli, rogo di vaste proporzioni al campo rom di Capodichino
di Maurizio Cerino
Lunedì 18 Luglio 2016, 19:48 - Ultimo agg. 19 Luglio, 10:56
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Napoli. Un incendio di vaste proporzioni si è da poco sviluppato nella zona nord della città. Le fiamme sono divampate all'interno del campo rom di via Napoli (noto anche come campo rom Capodichino), nel territorio comunale di Afragola, in contrada Mulino vecchio.  Il campo è occupato da circa 150 persone di cui una cinquantina sono ragazzini e lattanti. La notizia si è diffusa rapidamente grazie alle comunicazioni dei lettori su WhatsApp che hanno provveduto anche a dare l'allarme ai vigili del fuoco. La prima squadra dei pompieri, prontamente giunta sul posto, si è immediatamente resa conto della vastità dell'area interessata dalle fiamme e sono stati richiesti con urgenza rinforzi da tutti i distaccamenti della provincia e anche da Benevento e Avellino.
Tutti gli occupanti del campo hanno abbandonato le proprie dimore portando con le poche cose riuscite a salvare dalla furia del fuoco.

Poco dopo il divampare delle prime lingue di fuoco si sono distintamente udite due esplosioni. Qualche occupante del campo avrebbe spiegato ai pompieri che nell'area vi erano diverse bombole di Gpl ma anche armi e, notizia quest'ultima da prendere con il beneficio dell'inventario, materiale esplosivo. I responsabili dei vigili del fuoco non nascondono preoccupazioni per la possibilità di propagazione delle fiamme alla vicina struttura dell'Ikea e alla linea elettrica dell'Alta velocità di Trenitalia. Nel trascorrere del tempo si sono distintamente udite altre esplosioni: la presenza di esplosivi e altre bombole di Gpl rende l'intervento del vigili del fuoco ad altissimo rischio.  
Il campo è abitato da oltre un centinaio di persone e sono almeno una cinquantina, secondo quanto si apprende, i bambini. L'opera dei vigili del fuoco è stata tale da evitare il propagarsi del fuoco verso l'area industriale e verso Ikea e linea ferroviaria. Oltre un centinaio le baracche distrutte. 
Si pone ora il problema della ricollocazione di tutti gli «sfollati»: fino a quando non sara compiuta la bonifica dell'area toccherà probabilmente al comune di Casalnuovo dare ospitalità a coloro che adesso sono diventati «gli ex occupanti del campo rom». Nel frattempo volontari di protezione civile e l'Opera Nomadi stanno provvedendo  a fornire un piatto caldo , bevande e coperte per la notte. 

Resta adesso da stabilire la natura dell'incendio, ossia accertare se le fiamme sono divampate per cause accidentali o per un'azione dolosa. Secondo alcune indiscrezioni due abitanti del campo avrebbero raccontato ai carabinieri, che procedono nell'indagine, di aver visto, pochi attimi prima del divampare delle fiamme, un fuoristrada grigio avvicinarsi  alla baraccopoli; dalla vettura sarebbe sceso un uomo che avrebbe appiccato il fuoco e subito si sarebbe allontanato. 

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