Il gruppo modenese motiva così la propria nota: «La società CPL Concordia e i suoi 800 soci non si riconoscono nell'immagine distorta che gli organi di informazione e parte dell'opinione pubblica stanno raffigurando».
E precisa «che l'ex Presidente Roberto Casari dallo scorso mese di gennaio 2015 non ricopre più alcuna carica né nella cooperativa né nelle società del Gruppo.
Francesco Simone non è mai stato dipendente della cooperativa, né di alcuna società del gruppo e non ha mai ricoperto alcuna carica ma ha esclusivamente svolto in passato attività di consulenza. È opportuno ricordare che CPL Concordia non è né "rossa" né "bianca": è una cooperativa che si fonda sul lavoro di 1800 persone. Non è qualcosa di diverso o di anomalo rispetto alla storia economica italiana, come si vorrebbe far intendere; è il frutto del sudore e della fatica di centinaia e centinaia di lavoratori che insieme l'hanno costituita e che contribuiscono tutti i giorni a fare grandi opere, innovazione e creare lavoro vero».