Inchiesta Ischia, la Cpl Concordia: «La nostra storia non è criminale»

Inchiesta Ischia, la Cpl Concordia: «La nostra storia non è criminale»
Giovedì 2 Aprile 2015, 11:22 - Ultimo agg. 11:23
2 Minuti di Lettura
«Quando si parla di 'strategia aziendale criminale' o di 'corruzione elevata a sistema' non si tiene conto della realtà di una storia imprenditoriale che in 116 anni ha prodotto lavoro e sviluppo per migliaia di persone in Italia e nel mondo. A conferma della coerenza e dei valori che caratterizzano il corretto operato di CPL Concordia, la cooperativa ha sospeso dagli incarichi e revocato le cariche in CPL e nelle società del Gruppo per le persone indagate». Lo scrive la società a proposito dell'inchiesta di Ischia.



Il gruppo modenese motiva così la propria nota: «La società CPL Concordia e i suoi 800 soci non si riconoscono nell'immagine distorta che gli organi di informazione e parte dell'opinione pubblica stanno raffigurando».



E precisa «che l'ex Presidente Roberto Casari dallo scorso mese di gennaio 2015 non ricopre più alcuna carica né nella cooperativa né nelle società del Gruppo.
Francesco Simone non è mai stato dipendente della cooperativa, né di alcuna società del gruppo e non ha mai ricoperto alcuna carica ma ha esclusivamente svolto in passato attività di consulenza. È opportuno ricordare che CPL Concordia non è né "rossa" né "bianca": è una cooperativa che si fonda sul lavoro di 1800 persone. Non è qualcosa di diverso o di anomalo rispetto alla storia economica italiana, come si vorrebbe far intendere; è il frutto del sudore e della fatica di centinaia e centinaia di lavoratori che insieme l'hanno costituita e che contribuiscono tutti i giorni a fare grandi opere, innovazione e creare lavoro vero».