Napoli, intesa porto, De Luca firma.
Spirito è il nuovo presidente

Napoli, intesa porto, De Luca firma. Spirito è il nuovo presidente
di Antonino Pane
Venerdì 28 Ottobre 2016, 08:53
3 Minuti di Lettura
NAPOLI - Ora è ufficiale: il candidato alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del Medio Tirreno è Pietro Spirito. Napoli avrà un presidente dopo oltre tre anni di commissario. Ieri è stata raggiunta, infatti, ufficialmente l’intesa tra il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che ha apposto la sua firma di assenso sulla proposta del governo. Un’intesa tutto sommato facile perché il terreno era stato abbondantemente preparato nei giorni scorsi: è dall’inizio di ottobre, infatti, che il nome di Spirito era stato fatto trapelare tra i papabili. L’intesa tra il ministro e il governatore, prevista dalla riforma della legge 84/94, è l’ultimo atto prima della firma del decreto di nomina che, a questo punto, potrebbe arrivare anche entro la fine del mese.

Un volta ultimate le verifiche di compatibilità, infatti, il ministro farà preparare il decreto che si sommerà a quelli già pronti: sono quindici, infatti, le Autorità di sistema portuale che devono avere una governance stabile per avviare concretamente sul campo quanto previsto dalla riforma dei porti. Sarà un lavoro delicato e impegnativo tant’è che lo stesso Delrio ha preteso, per la guida delle nuove Autorità di sistema, un impegno esclusivo e che fossero azzerati tutti gli eventuali incarichi precedenti. Pietro Spirito ha dovuto rinunciare, quindi, alla consulenze compresa quella che lo vedeva in prima linea sul fronte Bagnoli vicino al commissario Salvo Nastasi e all’ad di Invitalia Domenico Arcuri.

Restano aperti altri capitoli che riguardano l’applicazione della riforma e, primo tra tutti sul fronte campano, la durata della moratoria per Salerno. Il governatore De Luca, come si ricorderà, ha chiesto il massimo previsto dalla legge di riforma, e cioè 36 mesi. Delrio vorrebbe, invece, che al fosse ridotta di molto e cioè concedere al massimo dodici mesi. È molto probabile a questo punto che si arriva ad un accordo di 18 mesi. Il porto di Salerno, quindi, entrerebbe a far parte dell’Autorità di sistema del medio Tirreno insieme a Napoli e a Castellammare di Stabia nella primavera del 2018.

Tutto questo, però, passa per la nomina di un commissario del porto di Salerno che dovrebbe lavorare in piena sintonia con Spirito per preparare il terreno alla completa funzionalità della nuova Autorità di sistema portuale. Sul nome del commissario che sarà indicato per il porto di Salerno non ci sono certezze definitive. Andrea Annunziata, attuale presidente, dovrebbe comunque guidare una delle quindici Autorità di sistema portuale. L’uscita di Annunziata da Salerno aprirebbe la porta, appunto, alla nomina di un commissario che potrebbe essere o l’attuale segretario Luigi Di Luise o l’attuale presidente dell’Autorità portuale di Massa Carrara, Francesco Messineo, indicato come papabile anche per la poltrona di segretario nella nuova struttura guidata da Pietro Spirito. Sia Di Luise che Messineo sono salernitani è sarebbero graditi agli imprenditori portuali. Entrambi, infatti, sono stati collaudati sul campo come segretari dell’Autorità portuale: Di Luise con Annunziata presidente Messineo El periodo di presidenza di Fulvio Bonavitavola, attuale vice presidente della giunta regionale. 

Il benestare del mondo imprenditoriale salernitano è determinante in questa partita. La richiesta di moratoria per Salerno, infatti, è frutta proprio di pressanti richieste intese ad ottenere la completa esclusione di Salerno dalla fusione con Napoli e Castellammare di Stabia. E, successivamente, una dilazione per consentire allo scalo salernitano di completare il programma di rilancio avviato proprio con la presidenza di Andrea Annunziata. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA