Una organizzazione, secondo le ipotesi accusatorie della Dda di Napoli e finite nelle oltre 300 pagine dell'ordinanza firmata dal gip Egle Pilla, che avrebbe avuto la base logistico-operativa tra Quarto e Frosinone. In carcere sono finiti Pasquale Naso, Enrico Naso, Vincenzo Santillo, Teodoro Feo, Maurizio Miloso, Pasquale Baiano, Paolino Nappi, Bruno Giugliano, Giacomo Di Pierno, mentre ai domiciliari sono finiti Gennaro Mallardo, Franco Miloso, Francesco Vitulli, Angelo Giuseppe Pellecchia, Nico Trasparente, Francesco Perra.
Sotto chiave, tra la Spagna e la Calabria, sono finiti beni immobili per 800mila euro, oltre a 1200 chili di hashish, marijuana e 3 fucili.
Secondo le accuse, i carichi di droga venivano fatti in Spagna, utilizzando incensurati e auto-staffetta con targhe straniere, che scortavano i tir che viaggiavano carichi di droga nei doppifondi.
Droga destinata a rifornire le piazze di spaccio del Napoletano. Alcuni degli indagati sarebbero anche collegati al clan Nuvoletta-Polverino attivo tra Quarto e Marano.