L'A2a sul termovalorizzatore di Acerra: opera per la protezione dell'ambiente

L'A2a sul termovalorizzatore di Acerra: opera per la protezione dell'ambiente
Mercoledì 19 Novembre 2014, 19:16 - Ultimo agg. 19:26
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ACERRA - «Il termovalorizzatore di Acerra ha sempre operato per la massima protezione della salute e dell'ambiente, e nel pieno rispetto delle leggi»: è quanto sottolineano dall'A2a, la società che gestisce il termovalorizzatore di Acerra (Napoli) dove stamattina migliaia di persone hanno manifestato chiedendo proprio la chiusura dell'impianto.



Dalla società ribadiscono la «piena disponibilità nel favorire tutte le attività scientificamente valide che Istituzioni, cittadini e rappresentanti del mondo dell' associazionismo ritengano di dover mettere in atto per confermare la corretta gestione dell'impianto e l'assoluto rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini».



«L'impianto è all'avanguardia - proseguono - e realizzato con le migliori tecnologie, e tutti i dati delle emissioni in atmosfera sono costantemente monitorati e registrati. I controlli vengono effettuati anche da Arpa Campania, e da laboratori terzi certificati Accredia. Ad Acerra vengono applicate le migliori tecnologie per abbattere le emissioni; il risultato è che, rispetto all'Autorizzazione Integrata Ambientale, i valori delle sostanze emesse sono dal 30 al 90 per cento minori di quanto consentito».



I dati, ricordano, sono reperibili sul sito della società (www.a2a.eu). Dalla multiutility, inoltre, si sostiene che una ulteriore prova della piena efficienza del termovalorizzatore anche in tema di rispetto e protezione ambientale «è la recente Registrazione Emas», che non sarebbe mai stata rilasciata «se l'impianto non fosse stato a norma».



A2a, infine, rinnova l'invito ad aderire agli incontri dedicati ai cittadini, agli studenti e ai comitati «che sin dal 2011 - concludono dalla società - vengono organizzati periodicamente presso il termovalorizzatore proprio per offrire l'opportunità di conoscere in maniera più approfondita una realtà complessa come l'impianto di Acerra».