«La riabilitazione deglutologica»
convegno nella casa di cura
Santa Maria del Pozzo

«La riabilitazione deglutologica» convegno nella casa di cura Santa Maria del Pozzo
Sabato 24 Giugno 2017, 16:58
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Nella casa di cura Santa Maria del Pozzo a Somma Vesuviana si è tenuto il convegno “La riabilitazione deglutologica. Aspetti clinico-riabilitativi e socio-sanitari”. Organizzato dal Gilda Pagano, direttrice scientifica del convegno in qualità di responsabile del Servizio nutrizione e dietetica: il medico ha messo in evidenza l’elevato numero di pazienti affetti da disturbi della deglutizione, una disfunzione che può essere rilevata in diversi modi: negli esiti di stroke (ischemico o emorragico), nel trauma cranio-encefalico e quando si riscontrano patologie neuro-degenerative o oncologiche. 

Alla conferenza è intervenuto Guido Saraceni, docente di Filosofia del diritto all'Università di Teramo che ha sottolineato come «ogni problema fisico e psicologico legato alla nutrizione ci costringe a riflettere filosoficamente, coinvolgendo profondamente la nostra più intima e profonda identità». In qualità di moderatore Pasquale Strazzullo, ordinario di Medicina interna della Federico II presidente della Società Italiana di Nutrizione Umana, ha evidenziato «l’importanza e la necessità di una collaborazione multidisciplinare per il trattamento del paziente disfagico in quanto la disfagia, specie se severa e prolungata, espone al rischio di malnutrizione proteico-energetica».

L’altro moderatore del convegno, Pierluigi Pecoraro, responsabile del Servizio nutrizione dell’Asl Napoli 3 e docente della Scuola di specializzazione di Scienza dell’alimentazione della Federico II, ha parlato del ruolo del nutrizionista, in équipe multidisciplinari e degli esami più indicati. Attilio Covino, foniatra responsabile dell’Unità deglutologica della casa di cura, ha fanno notare che «l'approccio clinico alle disfagie prevede una specifica procedura: una valutazione logopedica formale della deglutizione al ricovero, una visita specialistica foniatrica, una formulazione da parte del foniatra del programma riabilitativo con prescrizione pasti a consistenza modificata, un trattamento riabilitativo da parte del logopedista-deglutologico, anche mediante monitoraggio durante i pasti e infine delle modifiche progressive della consistenza degli alimenti assunti».

Poi Maddalena Terracciano, neuropsichiatra e direttrice tecnica della clinica, ha coordinato la tavola rotonda sul tema “Il paziente disfagico e le risorse sul territorio: possibilità e prospettive” che ha visto tra i partecipanti Pasquale Caiazzo, primario di Neurochirurgia del Cardarelli di Napoli, Teresa Cuomo, primario di Neurologia dell’Umberto I di Nocera Inferiore, Fabrizio Antonio De Falco, primario di Neurologia del Loreto Mare e Bruno Ronga, primario del Cto.
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