La risposta del gestore dell'impianto

La risposta del gestore dell'impianto
Giovedì 14 Luglio 2016, 20:04
3 Minuti di Lettura
Eccellenza Reverendissima, nel ringraziarLa per la Sua lettera aperta, Le esprimiamo il nostro dispiacere per la sua assenza al convegno di oggi in cui, per la prima volta, il principale Istituto di ricerca pubblico del nostro Paese, il CNR, con la collaborazione dell’Università Parthenope di Napoli, ha illustrato, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, del Vicepresidente della Regione Campania e del Sindaco di Acerra, la ricaduta delle emissioni del Termovalorizzatore di Acerra all’interno della sua realtà territoriale. Nessuno, crediamo, possa mettere in dubbio la terzietà, l’indipendenza e l’autorevolezza del CNR , soggetto individuato di comune accordo dalla Regione Campania e dal Comune di Acerra, nello svolgimento della sua attività scientifica e istituzionale. Si è avuta oggi l'occasione, insieme alle numerose persone presenti, di assistere all'esposizione dei risultati della ricerca estesa su un territorio di 25X25 kmq, un’area adeguata a rappresentare l’impatto di tutte le emissioni presenti nella zona ed in particolare del Termovalorizzatore di Acerra. La ricerca è stata eseguita anche con l’utilizzo di ripetuti voli aerei, in diverse ore del giorno, a diverse quote e in tutti i periodi nell’arco di un anno.

Tra i dati più significativi sul Termovalorizzatore di Acerra emersi dallo studio, ricordiamo ad esempio: per i metalli (ad es. il piombo) il contributo è di 10.000 volte inferiore rispetto ai valori imposti dalla legge; per le diossine/furani l’impatto è di oltre le 100.000 volte inferiore ai limiti; per quanto riguarda il particolato, le concentrazioni dovute al termovalorizzatore sono ovunque inferiori allo 0,1% del valore limite. Sono dati così evidenti dal rendere del tutto ingiustificata non solo qualunque forma di allarmismo, ma anche qualunque tipo di collegamento tra il funzionamento dell'impianto e l'impatto sulle condizioni di salute della popolazione. Lo studio dimostra, inoltre, come i principali problemi ambientali dell'area siano riconducibili alle Attività Industriali, al Riscaldamento degli edifici, ai Trasporti su strada, marittimi ed aerei, alle Attività agricole. Del tutto marginale, al punto da risultare trascurabile, risulta essere l'impatto generato invece dal termovalorizzatore, il cui contributo percentuale alle emissioni, a livello regionale, per quanto riguarda gli Ossidi di Azoto è dello 0,4% (contro, ad esempio, il 58,3% del Traffico) mentre per quanto riguarda le Polveri sottili Pm10 è dello 0,01% (contro, ad esempio, il 47,5% del Traffico).

Questi dati sono a disposizione di tutti come un fondamentale patrimonio informativo che potrà consentire un serio confronto, a Lei come a noi tanto caro, anche con la sua comunità, finalmente basandosi su dati scientifici e non su percezioni.
Siamo certi che, qualora Lei lo ritenesse utile, il CNR non avrà alcuna difficoltà a rappresentare la ricerca anche di fronte alla sua comunità, in qualunque sede Lei dovesse ritenere opportuno, nel comune auspicio che un’iniziativa del genere possa contribuire alla ricerca della verità, senza pregiudizio alcuno. Le rinnoviamo, infine, la disponibilità ad accoglierLa anche presso il Termovalorizzatore affinché Ella possa avere diretta cognizione del modello di gestione ambientale del sito industriale di Acerra. ConfermandoLe, a nome del Gruppo A2A, che i temi della tutela ambientale, della salute pubblica, della responsabilità sociale d’impresa e del bene comune rappresentano principi cardine ed irrinunciabili del nostro agire quotidiano, Le giungano i nostri più cordiali saluti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA