Sclerosi, tutti sul lungomare per una «marcia nordica»

sclerosi, una palestra sul lungomare
sclerosi, una palestra sul lungomare
di Marisa La Penna
Giovedì 5 Maggio 2016, 18:57 - Ultimo agg. 19:51
3 Minuti di Lettura
Hanno aderito in tanti. E così il lungomare è stato trasformato in una grande palestra della salute per pazienti colpiti da sclerosi multipla. All'appuntanento, questo pomeriggio, si sono presentati col volto sorridente e pronti ad affrontare la sfida sportiva, guidati dal professore Luigi Lavorgna, neurologo del policlinico della II Università di Napoli. Donne, uomini, ragazzi affetti dalla terribile patologia.

L’iniziativa è stata organizzata dal Centro Sclerosi Multipla della II Università, col patrocinio di Aism, l’ Associazione Italiana Sclerosi Multipla e della Sinw, la scuola italiana di nordic walking.

E, nonostante la pioggia, arrivata all'improvviso, la marcia si è svolta comunque, sotto gli occhi di turisti incuriositi dall'insolita manifestazione.
«Il nordic walking è uno sport che ha validità riabilitativa nei pazienti affetti da sclerosi multipla. Durante questo tipo di camminata, c’è un coinvolgimento attivo di tutti i muscoli, sia degli arti superiori sia inferiori. Inoltre, è uno sport che si può praticare ovunque senza bisogno di palestra o strutture, basta solo scegliere un posto piacevole. Sono entusiasta di partecipare a questa iniziativa che per la prima volta fa tappa a Napoli
» ha dichiarato Lavorgna.


Due bastoncini per la speranza, dunque. Per passeggiare, muoversi in avanti nella palestra della salute approntata sul Lungomare dall’Aism. E sfidare la sclerosi multipla, un passo alla volta, attraverso il Nordic Walking.
«E’ la prima volta per me, ne ho sentito parlare, anzi, più persone mi hanno convinto a venire» spiega Ciro, consigliere campano Aism. La sclerosi multipla gli è stata diagnosticata 13 anni fa, aveva poco più di 20 anni fa.
Un colpo ai suoi sogni, ora muove gli arti, superiori e inferiori, con fatica. Dalla diagnosi, tanta fisioterapia, stimolazioni, la volontà di combattere, non abbandonarsi alla patologia.
«Se fossi derubato delle bacchette, di sicuro non potrò correre dietro ai rapinatori», prova a scherzare, prima di unirsi agli altri ammalati, in cerchio contro la malattia, social-catena contro il male.
Accanto a Ciro, una coppia di ragazzi di Caserta, Gino e Antonella, uniti dalla e contro la sclerosi multipla.
«Ho saputo della camminata ieri sera, mi sono subito collegata a You Tube per sapere di cosa si trattasse e posso raccontare le mie prime impressioni, cioè che le bacchette mi danno molta più stabilità del bastone, permettendo un movimento breve e continuo», dice Antonella, che rimprovera il compagno, che non segue al dettaglio le indicazioni degli istruttori. «Questi bastoncini diventeranno amici fedeli degli ammalati, consentiranno loro di muoversi, spingersi in avanti, si adoperano per dare aria al 90% dei muscoli del corpo, aumentano i battiti del cuore, divenendo uno strumento in grado di compensare anche i deficit cognitivi che la sclerosi multipla può provocare E’ una vera rivoluzione» spiega Alessandra Gazzola, master trainer della scuola italiana Nordic Walking. Nel frattempo, Rosa sorride. Trentuno anni, è sorpresa da taccuini e telecamere che seguono la camminata. E si racconta mentre compie piccoli passi in avanti con le bacchette. «Ogni passo in avanti è verso la libertà, l’indipendenza. Ho provato con la riabilitazione, con l’elettrostimolazione, proseguirò a fare questi esercizi anche a casa. Non ho intenzione di cedere alla malattia».



 
© RIPRODUZIONE RISERVATA