Lago d’Averno, crollano nell'incuria le cisterne d'età imperiale

Lago d'Averno, le cisterne d'età imperiale (particolare)
Lago d'Averno, le cisterne d'età imperiale (particolare)
di Antonio Cangiano
Giovedì 15 Giugno 2017, 21:43 - Ultimo agg. 21:59
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Un complesso di cisterne d’età imperiale che rischia di sbriciolarsi per incuria e abbandono. E’ l’amara istantanea circa le attuali condizioni di un pregevole esempio di ingegneria idraulica romana sulle colline che sovrastano il lago d’Averno nei Campi Flegrei. Realizzate intorno alla metà del I sec. a.C. quando il lago d’Averno destituito da luogo sacro divenne parte integrante dell’ imponente complesso portuale di Portus Julius in onore di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, gli antichi serbatori oggi sono poco più che ruderi aggrediti dagli arbusti.
 


In particolare un tronco d’albero cresciuto su una volta è precipitato al suolo trascinando con sé un significativo tratto di mura. Il complesso di cisterne del lago d’Averno, servito dall’acquedotto del Serino, era costituito da una serie di serbatoi rivestiti di intonaco e disposti in fila, l’una accanto all’altra nella consueta tecnica costruttiva. Capaci di contenere diversi metri cubi di acqua, le cisterne erano funzionali ai cantieri navali ubicati sulle sponde del lago.

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