La frattese Assunta Legnante medaglia d'oro nel lancio del peso alle paralimpiadi di Rio

assunta legnante
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di Giuseppe Maiello
Mercoledì 14 Settembre 2016, 23:53
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Frattamaggiore. Assunta Legnante, atleta frattese, 34 anni, vince la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Rio. “Cannoncino”, questo il soprannome, è salita sul tetto del mondo nella disciplina del getto del peso F12, bissando il successo di Londra 2012. Con 15,74 metri ha sfiorato il record di 16,74 che le appartiene. Assunta, che si è stabilita in provincia di Ascoli, a San Cipriano Picentino, ha mosso i primi passi nell’atletica, prima di perdere la vista, grazie ai campionati studenteschi: rappresentava l’istituto commerciali Filangieri di Frattamaggiore. Ha gareggiato con i normodotati fino al 2009, conquistando la medaglia d'argento ai campionati europei di atletica leggera indoor 2002 e il titolo europeo ai campionati europei indoor di Birmingham nel 2007. In quello stesso anno diventa capitana della nazionale italiana ai mondiali di Osaka. Problemi alla vista le impediscono di partecipare ad altre manifestazioni internazionali. Nel 2009, quando ormai gli effetti del glaucoma di cui soffre sono ormai devastanti, decide di gareggiare nell’atletica “alternativa” vincendo due titoli mondiali paralimpici e uno europeo.
Grande la soddisfazione nella sua città, dove vive la famiglia. Il sindaco Marco Antonio Del Prete dice: “Voglio fare i miei personali complimenti all'atleta frattese Assunta Legnante che è riuscita a conquistare la medaglia d'oro alle Paralimpiadi di Rio. Sono davvero molto felice per lei, perché è un esempio di come nella vita, nonostante le difficoltà, non bisogna mai abbattersi e smettere di lottare per quello che si desidera. Complimenti Assunta, Frattamaggiore è orgogliosa di te!” . Pochi giorni fa lo stesso comune di le aveva reso onore con una medaglia ed una pergamena per “i suoi grandi meriti di atleta che hanno dato lustro alla città di Frattamaggiore nel mondo ma anche le sue qualità umane e di carattere che, nel tempo, l’hanno resa uno dei simboli sportivi di rilievo internazionale, ma soprattutto un esempio di virtù da seguire”.
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