Napoli, il silenzio dei furbetti del Loreto Mare: scena muta davanti davanti al gip

Una delle immagini dei «furbetti» riprese dalla telecamere installate dai carabinieri al Loreto Mare
Una delle immagini dei «furbetti» riprese dalla telecamere installate dai carabinieri al Loreto Mare
di Viviana Lanza
Sabato 25 Febbraio 2017, 13:14 - Ultimo agg. 17:46
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Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i primi dieci interrogati dal giudice delle indagini preliminari Pietro Carola che ha firmato le ordinanze dell'inchiesta sui furbetti del cartellino al Loreto Mare. Un atteggiamento, quello degli accusati, dettato dalla mole degli elementi acquisiti dai carabinieri nel corso dell'inchiesta - condotta dal pm Ida Frongillo e coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino - con l'ausilio di video e foto scattate all'interno dell'ospedale. In ogni caso una  strategia difensiva concordata con i legali e che a quanto pare oltre agli interrogati di stamatina sarà seguita anche dagli altri.
 


I primi a essere ascoltati sono stati coloro che non hanno potuto usufruire della misura che consentiva di poter tornare al lavoro e per i quali la posizione è tra le più delicate. Il primo ad essere portato davanti al giudice è stato Vincenzo Schisano, operatore socio sanitario del reparto di radiologia, difeso dall'avvocato Felice Bianco di Sant'Antimo. Schisano è colui che appare in diversi video mentre timbra decine di cartellini per conto dei colleghi infermieri e medici. Gli interrogatori riprenderanno lunedì.

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