Magic World, addetti in piazza:
«Salviamo il parco acquatico»

Magic World, addetti in piazza: «Salviamo il parco acquatico»
di ​Nello Mazzone
Venerdì 27 Maggio 2016, 16:17 - Ultimo agg. 17:09
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Giugliano. #SalviamoMagicWorld. È lo slogan lanciato sui social network e riecheggiato ieri mattina all'esterno del Tribunale di Napoli, con il quale i duecento addetti della struttura «Magic World» di Licola (Giugliano) chiedono di sapere se e quando il parco acquatico dei divertimenti, fallito e finito in amministrazione giudiziaria, riaprirà i battenti.Quelli che fino ad ottobre dello scorso anno erano i bagnini, gli animatori, gli istruttori di nuoto e i dj del parco dei divertimenti adesso hanno poca voglia di scherzare.
 
 


Temono di restare disoccupati e chiedono al giudice Nicola Graziano, della sezione fallimentare di Napoli, di sapere come mai finora non si sia ancora pronunciato sulla richiesta di affitto presentata dalla Spes Immobiliare lo scorso anno. Una vicenda complicata, iniziata nel dicembre 2013 con la sentenza di fallimento della Magic World Spa a seguito della quale la curatela fallimentare composta dai commercialisti Achille Coppola e Vincenzo Moretta e dall'avvocato Carlo Amatucci aveva messo in liquidazione la società per un maxi debito nei confronti del fisco di quasi 18 milioni di euro. Un anno dopo, il primo tentativo di vendita all'asta per 11 milioni di euro andò deserto e i periti del tribunale stimarono in 700mila euro all'anno, più Iva, il prezzo dell'affitto. Una soluzione che ha consentito di tenere aperto il parco nelle estati 2014 e 2015. Poi, dalla festa di Halloween del 31 ottobre 2015, il parco giochi è diventato un fantasma.

Tutto chiuso. Immobile come la ruota panoramica che negli anni d'oro dominava l'intero litorale da Giugliano a Mondragone. «Siamo madri e padri di famiglia che aspettano da settimane di conoscere il nostro futuro occupazionale spiega Raffaella Perruno, ex direttore marketing di Magic World che ieri mattina era a manifestare insieme ad un nutrito gruppo di lavoratori Abbiamo scelto di protestare sotto la sede del Tribunale perché chiediamo al giudice Graziano di sapere come mai finora non ha ancora voluto rispondere alle richieste di affitto della Spes Immobiliare, che è pronta a riaprire la struttura per l'estate».

Con la Perruno, ieri mattina, c'erano un centinaio di ex lavoratori, per lo più stagionali. C'erano i ventenni che in genere si occupano dell'animazione. Ma anche i quarantenni e i cinquantenni che dal 1999 hanno lavorato ogni anno in quello che doveva essere il magico mondo dei divertimenti sul litorale flegreo-domitio e che invece s'è trasformato in un incubo per centinaia di famiglie.«Sono arrivato 6 anni fa dal Ghana dopo aver attraversato il mare su un barcone, tra mille pericoli, e ora sono rimasto senza lavoro racconta Eric Antwi, 42enne ghanese addetto agli scivoli d'acqua Sono sposato, mia moglie non lavora e ho due figli piccoli di 8 e 6 anni. Se non riapriamo, non so come fare per andare avanti».

La storia di Eric è simile a quella di Dario, Marco, Marilena e Daniela. Gli altri suoi colleghi, che ieri hanno atteso per quasi tre ore sotto un sole cocente che il giudice Graziano li ricevesse in delegazione, insieme al consigliere regionale Francesco Borrelli e ai rappresentanti del Comune di Giugliano. Il magistrato, però, ha deciso di non incontrare nessuno. Almeno per il momento. E silenzio stampa anche da parte dei membri della curatela Moretta, Coppola e Amatucci. Bocche cucite perché si sta lavorando alacremente e scrupolosamente per trovare una soluzione che tuteli i diritti di tutti: l'ipotesi più probabile è la vendita definitiva, piuttosto che l'ennesimo affitto annuale. Ma serve una buona offerta per pagare i creditori e riassumere i 200 addetti.
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